
Il repechâge di un best seller di straordinaria attualità
«Velenosamente spassoso.»
The Washington Post
«Una divertente commedia familiare che è anche un pezzo di storia dell'Unione Sovietica. Dove una sorprendente passione per trattori e mezzi agricoli maschera potenti nazionalismi.»
L'Espresso - Sabina Minardi
Nikolaj è un ingegnere ucraino appassionato di meccanica. Nel 1943 è rocambolescamente riuscito a fuggire dagli orrori della Seconda guerra mondiale assieme alla famiglia e si è ricostruito una vita in Inghilterra. Ormai ottantaquattrenne, vedovo da due anni, sposa Valentina, un’affascinante ragazza bionda con meno della metà dei suoi anni e senza passaporto inglese. La reazione delle figlie, Vera e Nadia, informate a cose fatte, è prevedibile: temendo che il padre sia stato plagiato, smuovono mari e monti per far rimpatriare la… matrigna. In parallelo, la mai sopita nostalgia per la patria e la passione per i trattori spingono Nikolaj a scrivere una storia dei mezzi agricoli e del loro utilizzo in Ucraina. Un romanzo tanto inclassificabile quanto irresistibile, al contempo una spassosa commedia, una saga familiare e una sintesi di storia dell’Ucraina, dai contrasti fra il nazionalismo locale e quello russo alla presa del potere dei bolscevichi, dalla Seconda guerra mondiale all’ascesa e caduta dell’URSS.
«Velenosamente spassoso.»
The Washington Post
«Una divertente commedia familiare che è anche un pezzo di storia dell'Unione Sovietica. Dove una sorprendente passione per trattori e mezzi agricoli maschera potenti nazionalismi.»
L'Espresso - Sabina Minardi
Nikolaj è un ingegnere ucraino appassionato di meccanica. Nel 1943 è rocambolescamente riuscito a fuggire dagli orrori della Seconda guerra mondiale assieme alla famiglia e si è ricostruito una vita in Inghilterra. Ormai ottantaquattrenne, vedovo da due anni, sposa Valentina, un’affascinante ragazza bionda con meno della metà dei suoi anni e senza passaporto inglese. La reazione delle figlie, Vera e Nadia, informate a cose fatte, è prevedibile: temendo che il padre sia stato plagiato, smuovono mari e monti per far rimpatriare la… matrigna. In parallelo, la mai sopita nostalgia per la patria e la passione per i trattori spingono Nikolaj a scrivere una storia dei mezzi agricoli e del loro utilizzo in Ucraina. Un romanzo tanto inclassificabile quanto irresistibile, al contempo una spassosa commedia, una saga familiare e una sintesi di storia dell’Ucraina, dai contrasti fra il nazionalismo locale e quello russo alla presa del potere dei bolscevichi, dalla Seconda guerra mondiale all’ascesa e caduta dell’URSS.
Dettagli libro
Editore
Testo originale
Sì-
Lingua
Italiano Lingua originale
IngleseData di pubblicazione
Numero di pagine
320Traduttore
Argomento
Collana
Sull'autore
Marina Lewycka
Marina Lewycka, di origine ucraina, è nata nel 1946 in un campo per rifugiati a Kiel. Ha insegnato alla Sheffield Hallam University. Ha scritto alcuni racconti e diversi romanzi; quello d’esordio, Breve storia dei trattori in Ucraina, è stato finalista al Booker Prize e al Women’s Prize for Fiction, e ha venduto più di un milione di copie in oltre trenta paesi.