Come si esce dalla società dei consumi

Come si esce dalla società dei consumi

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Latouche riprende qui tutti i principali temi e le argomentazioni della sua riflessione sulla necessità di abbandonare la via della crescita illimitata in un pianeta dalle risorse limitate. Non si tratta, a suo giudizio, di contrapporre uno sviluppo buono a uno cattivo, ma di uscire dallo sviluppo stesso, dalla sua logica e dalla sua ideologia. Per questo è anzitutto necessario «decolonizzare l’immaginario», un compito di portata storica in cui si rivela essenziale il dialogo con i maestri della tradizione «libertaria», da Ivan Illich ad André Gorz e Cornelius Castoriadis. La stessa crisi attuale può essere vista, secondo Latouche, come una «buona notizia», se servirà ad aprire gli occhi sulla insostenibilità del «progresso» che l’Occidente ha realizzato fin qui. Per Latouche, infatti, la via della decrescita serena passa in primo luogo per una presa di coscienza del fatto che lo sviluppo è un’invenzione dell’uomo, e che il rapporto tra uomo e natura può essere rimodellato in una dimensione «conviviale», nel rispetto della legge dell’entropia e all’insegna di quella che egli chiama «opulenza frugale»:meno consumi materiali e più ricchezza interiore, meno «ben essere» e più «ben vivere».

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Sull'autore

Serge Latouche

Serge Latouche (1940) è professore emerito di Scienze economiche all’Università di Paris-Sud. Tra i suoi ultimi libri presso Bollati Boringhieri: Come si esce dalla società dei consumi. Corsi e percorsi della decrescita (2011), Per un’abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita (2012), Limite (2012), Usa e getta. Le follie dell’obsolescenza programmata (2013, n. ed. 2015), L’economia è una menzogna. Come mi sono accorto che il mondo si stava scavando la fossa (2014), l’edizione in un unico volume (2015) di Breve trattato sulla decrescita serena (2008) e Come sopravvivere allo sviluppo. Dalla decolonizzazione dell’immaginario economico alla costruzione di una società alternativa (2005), La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada (2016), la nuova edizione di Il pianeta dei naufraghi. Saggio sul doposviluppo (2017), Come reincantare il mondo. La decrescita e il sacro (2020), Quel che resta di Baudrillard. Un’eredità senza eredi (2021), Breve storia della decrescita. Origine, obiettivi, malintesi e futuro (2021) e L’abbondanza frugale come arte di vivere. Felicità, gastronomia e decrescita (2022).

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