«Uno scrittore imprevedibile, acuto e di grande godibilità letteraria.»
la Repubblica
«Uno scrittore di razza. Un umorismo poetico, trasognato e irresistibile. Da non perdere.» Giancarlo De Cataldo «Uno scrittore imprevedibile, acuto e di grande godibilità letteraria.» la Repubblica «Biondillo divaga cercando l’anima delle cose. Colora di leggenda il grigio delle periferie... Appassiona, diverte, poi, dopo tutto, finisce. Senza fretta, d’un fiato.» Corriere della Sera «Biondillo ha il dono di una scrittura fluida e sicura, che, unita a un autentico interesse per i problemi della società contemporanea, gli permette di narrare con intensità e ironia efferati delitti, ordinarie prevaricazioni, umanissime debolezze.» Panorama C’è grande confusione sotto il cielo di Quarto Oggiaro. I tempi sono propizi per descrivere un altro pannello del polittico, urbano e sociale, che Gianni Biondillo ha iniziato a raccontarci con Per cosa si uccide. E l’autore lo fa con un libro generoso, colmo di storie e di personaggi: barboni, ex mafiosi, militari, extracomunitari, professori, maestri, pensionate, balordi, motociclisti, criminali, poveracci, e soprattutto lui, l’ispettore Ferraro, impegnato forse in uno dei casi più difficili della sua vita, uno di quelli che si affrontano «con la morte nel cuore». Ferraro indaga, in una Milano febbrile, avida e cordiale insieme, facendo ogni giorno i conti con i suoi malumori, con la sua caotica vita di divorziato, con i pasti serali sempre più indigesti, con l’ennesimo tentativo di prendere una laurea, mentre intorno a lui, e sulla sua pelle, avvengono linciaggi, sparizioni incomprensibili, strani suicidi, assurdi tiri alla fune, ci sono poliziotti che non partono, altri che non dovrebbero tornare, sparatorie, omicidi multipli, dentiere scippate, pestaggi. Con la morte nel cuore è il romanzo di una città; un romanzo che trascina, diverte e commuove il lettore, grazie allo sguardo pungente e insieme compassionevole di Biondillo, rivolto agli ultimi, ai derelitti, ai dimenticati.
la Repubblica
«Uno scrittore di razza. Un umorismo poetico, trasognato e irresistibile. Da non perdere.» Giancarlo De Cataldo «Uno scrittore imprevedibile, acuto e di grande godibilità letteraria.» la Repubblica «Biondillo divaga cercando l’anima delle cose. Colora di leggenda il grigio delle periferie... Appassiona, diverte, poi, dopo tutto, finisce. Senza fretta, d’un fiato.» Corriere della Sera «Biondillo ha il dono di una scrittura fluida e sicura, che, unita a un autentico interesse per i problemi della società contemporanea, gli permette di narrare con intensità e ironia efferati delitti, ordinarie prevaricazioni, umanissime debolezze.» Panorama C’è grande confusione sotto il cielo di Quarto Oggiaro. I tempi sono propizi per descrivere un altro pannello del polittico, urbano e sociale, che Gianni Biondillo ha iniziato a raccontarci con Per cosa si uccide. E l’autore lo fa con un libro generoso, colmo di storie e di personaggi: barboni, ex mafiosi, militari, extracomunitari, professori, maestri, pensionate, balordi, motociclisti, criminali, poveracci, e soprattutto lui, l’ispettore Ferraro, impegnato forse in uno dei casi più difficili della sua vita, uno di quelli che si affrontano «con la morte nel cuore». Ferraro indaga, in una Milano febbrile, avida e cordiale insieme, facendo ogni giorno i conti con i suoi malumori, con la sua caotica vita di divorziato, con i pasti serali sempre più indigesti, con l’ennesimo tentativo di prendere una laurea, mentre intorno a lui, e sulla sua pelle, avvengono linciaggi, sparizioni incomprensibili, strani suicidi, assurdi tiri alla fune, ci sono poliziotti che non partono, altri che non dovrebbero tornare, sparatorie, omicidi multipli, dentiere scippate, pestaggi. Con la morte nel cuore è il romanzo di una città; un romanzo che trascina, diverte e commuove il lettore, grazie allo sguardo pungente e insieme compassionevole di Biondillo, rivolto agli ultimi, ai derelitti, ai dimenticati.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
450 -
Argomento
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Collana
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Serie
Sull'autore
Gianni Biondillo
Gianni Biondillo (Milano, 1966) è architetto e scrittore. Presso Guanda ha pubblicato la serie dedicata all’ispettore Ferraro: Per cosa si uccide, Con la morte nel cuore, Per sempre giovane, Il giovane sbirro, I materiali del killer (Premio Scerbanenco e Prix Violeta Negra), Cronaca di un suicidio, Nelle mani di Dio, L’incanto delle sirene. Per Guanda sono usciti anche Metropoli per principianti, Nel nome del padre, Strane storie, Il mio amico Asdrubale, L’Africa non esiste, Come sugli alberi le foglie (Premio Bergamo), Pit, il bambino senza qualità e Il sapore del sangue. Sempre per Guanda, Biondillo ha curato l’antologia di racconti Pene d’amore; ha scritto con Severino Colombo Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo e con Michele Monina Tangenziali. Scrive per il cinema e la televisione, pubblica su quotidiani e riviste nazionali. Vive a Milano con la moglie e due figlie.