Al funerale di suo padre, in Normandia, Nora non riconosce nessuno. Ma in fondo è normale: sono passati quarant’anni dall’ultima volta in cui aveva visto parenti e amici di un tempo lontanissimo che Nora ha cercato di dimenticare. Quarant’anni da quando è scappata dalla sua famiglia senza mai voltarsi indietro. Con una sola persona è rimasta in contatto per tutto quel tempo: sua sorella Apolline, che con lei ha diviso il dolore dell’abbandono da parte della madre Nadège, donna bella e difficile che dopo aver recitato senza troppa convinzione il ruolo di madre e moglie perfetta era improvvisamente scomparsa facendo precipitare il marito nella depressione.
Durante la lettura del testamento il notaio consegna alle due sorelle un diario scritto dalla madre, col racconto di quel che le era successo dopo la fuga. Le figlie, sconvolte nello scoprire tanti segreti sul conto dei genitori, decidono di mettersi sulle tracce della donna. Inizia così un viaggio commovente tra Francia e Toscana, tra presente e passato, per chiudere un cerchio e scoprire che alcuni legami sono così intensi da sopravvivere a qualunque abbandono.
Durante la lettura del testamento il notaio consegna alle due sorelle un diario scritto dalla madre, col racconto di quel che le era successo dopo la fuga. Le figlie, sconvolte nello scoprire tanti segreti sul conto dei genitori, decidono di mettersi sulle tracce della donna. Inizia così un viaggio commovente tra Francia e Toscana, tra presente e passato, per chiudere un cerchio e scoprire che alcuni legami sono così intensi da sopravvivere a qualunque abbandono.
Dettagli libro
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Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
192 -
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Emmanuelle De Villepin
EMMANUELLE DE VILLEPIN è nata in
Francia nel 1959. Giovanissima si è trasferita
a Ginevra, dove si è poi laureata
in legge, e quindi a New York. Dal 1988
vive stabilmente a Milano con il marito e
le tre figlie. Dal 2006 è vicepresidente
della fondazione Dynamo e dal 2011 è
presidente dell’Associazione Amici di
TOG (Together To Go), un Centro di
eccellenza dedicato alla riabilitazione di
bambini colpiti da patologie neurologiche
complesse. Presso Longanesi ha
pubblicato i romanzi Tempo di fuga
(2006), La ragazza che non voleva morire
(2008, Premio Fenice Europa 2009),
La vita che scorre (2013, Premio Rapallo
Carige 2014) e La parte del diavolo
(2016). Con Skira, nel 2010, la fiaba La
notte di Mattia (illustrata dalle fotografie
della figlia, Neige De Benedetti).
È autrice del libretto del balletto Madina,
tratto da La ragazza che non voleva
morire, su musiche del compositore Fabio
Vacchi (debutto al Teatro alla Scala
nel marzo 2020), con la partecipazione
di Roberto Bolle.
Francia nel 1959. Giovanissima si è trasferita
a Ginevra, dove si è poi laureata
in legge, e quindi a New York. Dal 1988
vive stabilmente a Milano con il marito e
le tre figlie. Dal 2006 è vicepresidente
della fondazione Dynamo e dal 2011 è
presidente dell’Associazione Amici di
TOG (Together To Go), un Centro di
eccellenza dedicato alla riabilitazione di
bambini colpiti da patologie neurologiche
complesse. Presso Longanesi ha
pubblicato i romanzi Tempo di fuga
(2006), La ragazza che non voleva morire
(2008, Premio Fenice Europa 2009),
La vita che scorre (2013, Premio Rapallo
Carige 2014) e La parte del diavolo
(2016). Con Skira, nel 2010, la fiaba La
notte di Mattia (illustrata dalle fotografie
della figlia, Neige De Benedetti).
È autrice del libretto del balletto Madina,
tratto da La ragazza che non voleva
morire, su musiche del compositore Fabio
Vacchi (debutto al Teatro alla Scala
nel marzo 2020), con la partecipazione
di Roberto Bolle.