Di buona famiglia

Di buona famiglia

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Virginia, la maggiore, Clara, la minore. Due sorelle di buona famiglia: lezioni di pianoforte, solidi principi religiosi e morali (almeno in apparenza), vita morigerata. Ma anche due esistenze che impercettibilmente si separano, si fronteggiano per poi scontrarsi nella crudele tortura del silenzio. E da questo silenzio si leva la voce di Clara: la pacata, saggia, riflessiva Clara. Vittima di giochi d’amore che l’hanno sempre e solo sfiorata, avvolta in ricordi di un tempo remoto e – forse – felice, custode di stanze, mobili, sapori che sono stati, per lei, porto sicuro e quieto nella tempesta del vivere. Ma quando i tasselli della verità sembrano ormai dolcemente composti, ecco la voce di Virginia: l’irrequieta, volitiva, irruenta Virginia, ribelle nell’animo e nei gesti, in fuga da un mondo che invece l’ha incatenata, rendendola prigioniera di sogni sempre più simili a incubi senza voce, a rivelazioni che nessuno, soprattutto Clara, vuole conoscere. Allora, mentre la storia ufficiale – quella delle guerre mondiali, del fascismo, del benessere conquistato e ottuso – travolge cose e persone, noi ascoltiamo queste due donne e le loro confessioni: piccoli fatti che si moltiplicano come in un gioco di specchi, materializzandosi per poi sparire sepolti dall’incomprensione e dal dolore. Ascoltiamo cercando di capire, di credere magari a entrambe ma soprattutto di non giudicare, perché la vita di Clara e Virginia, come la nostra, è fatta di frammenti che non riescono a congiungersi...

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Sull'autore

Isabella Bossi Fedrigotti

isabella bossi fedrigotti, nata a Rovereto da madre austriaca, è giornalista al Corriere della Sera. Ha esordito nella narrativa nel 1980 con Amore mio, uccidi Garibaldi (Longanesi; TEA 1991). Con il secondo romanzo, Casa di guerra (Longanesi, 1983), è stata finalista al Premio Strega e al Campiello. Il successo al Premio Campiello è arrivato nel 1991 con il terzo romanzo, il bestseller Di buona famiglia (Longanesi; TEA 1993). Del 1996 è Magazzino vita (Longanesi; TEA 1998), a cui hanno fatto seguito Il catalogo delle amiche (Rizzoli, 1998), Cari saluti (Rizzoli, 2001), La valigia del signor Budischowsky (Rizzoli, 2003), Il primo figlio (Rizzoli, 2008) e, nel 2010, Se la casa è vuota, pubblicato da Longanesi.