Eppure non doveva affondare Quando la scienza ha fatto male i conti

Eppure non doveva affondare

Quando la scienza ha fatto male i conti

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Aerei all’avanguardia che esplodono in volo perché hanno i finestrini quadrati, sofisticati microchip che non sanno fare le divisioni, navi che si spezzano in due nel porto, farmaci che diventano inefficaci, computer che perdono la cognizione del tempo ed esperimenti costosissimi andati in frantumi per un cavo allentato.
In questo libro esuberante e ricco di contagiosa ironia, Devis Bellucci raccoglie una lunga sequela di errori e vere e proprie sciocchezze avvenute in ogni campo del sapere umano, dall’ingegneria alla medicina, dall’informatica alla fisica e alla matematica, fino alle criticità che emergono dall’Intelligenza Artificiale. Un viaggio attraverso cantonate imbarazzanti, compiute da persone per altri versi serie e scrupolosissime, tanto da indurre il lettore a chiedersi: «Ma non potevano accorgersene prima?». Il fatto è che spesso questo prima non esisteva, perché i responsabili dell’errore si stavano confrontando con l’insorgere di un problema del tutto nuovo ed erano privi di termini di paragone. L’autore mostra così quali strategie vengono messe in campo per evitare che la scienza inciampi nei lacci delle scarpe: si chiamano peer-review nella ricerca accademica, debugging nel mondo dei software, Trial Controllato Randomizzato in medicina e ridondanza strutturale in ingegneria, uno strumento fondamentale per progettare edifici più sicuri.
Bellucci spiega soprattutto il vero punto di forza della scienza: non il metodo sperimentale, che di per sé non basta, bensì la natura corale dell’impresa scientifica, dove il sapere si costruisce attraverso la condivisione delle idee, il confronto serrato, la verifica incrociata delle osservazioni prima di elevarle al rango di scoperta. Perché nessuno fa scienza da solo.

Dettagli libro

Sull'autore

Devis Bellucci

Devis Bellucci ha conseguito una laurea e un dottorato in fisica all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dove oggi è ricercatore in Scienza e tecnologia dei materiali. I suoi interessi spaziano dai materiali compositi ai biomateriali per protesi e medicina rigenerativa. Scrittore, giornalista e divulgatore scientifico (sui social @ditantomondo), ha collaborato con diverse testate tra cui «Vanity Fair». Ha pubblicato Perché la forchetta non sa di niente? E altre domande curiose per capire la scienza senza uscire di casa (2022) e Guida ai luoghi geniali (2023). Per Bollati Boringhieri è uscito Materiali per la vita. Le incredibili storie dei biomateriali che riparano il nostro corpo (2022, finalista al Premio Letterario Galileo 2023).
 

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