«La bravura vera di Cerami consiste nel cogliere l’interiore mediocrità di questa tendenza insopprimibile all’orrore, non rinunciando neanche, quand’è il caso, a colorire di grottesco e persino di ridicolo i fatti più terribili.»
la Repubblica - Alberto Asor Rosa
la Repubblica - Alberto Asor Rosa
Fino a che punto le disavventure che ci capitano le abbiamo cercate? Basta uno stupido scambio di persona o un piccolo gesto dissennato per trovarsi di colpo in un giallo o per finire in prigione tra violentatori e despoti. È quanto racconta in questi fattacci di sangue Vincenzo Cerami: quattro delitti famosi realmente avvenuti nella seconda metà del Novecento, accomunati da un’evidente quanto inconsapevole complicità tra vittime e carnefici e consumati da personaggi che si possono incontrare sotto casa, tutte persone – fino al giorno prima – perbene.
Indagando su questa attrazione inconscia del male, Cerami ci conduce in un «viaggio nella sporcizia prodotta dall'Italia borghese del dopoguerra», per farci scoprire che a tutti può toccare in sorte di aprire la porta a un assassino insospettabile, specie se ci somiglia. E spesso è solo il caso a non farcelo incontrare.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
252 -
Autore della prefazione
-
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Vincenzo Cerami
Vincenzo Cerami (1940-2013) ha esordito nel 1976 con Un borghese piccolo piccolo, da cui Mario Monicelli ha tratto l’omonimo film interpretato da Alberto Sordi. Tra le altre opere ricordiamo i romanzi Amorosa presenza, Tutti cattivi, Ragazzo di vetro e il saggio Consigli a un giovane scrittore. All’attività letteraria ha sempre affiancato quella cinematografica e teatrale, collaborando con i più importanti registi italiani.