
«Uno dei grandi maestri della letteratura sudamericana, una specie di Conrad delle baleniere, un Melville australe che naviga nella pampa»
Corriere della Sera
Un gruppo di uomini avventurosi e una barca. Una natura ostile e un paesaggio imponente. Terre lontane, dure e inospitali che solo pochi indios, gli yagán che abitano il «Paradiso delle Lontre», hanno il coraggio di sfidare. Ma il sogno è troppo affascinante per rinunciare: scoprire l’Antartide significa indagare cosa c’è oltre i ghiacci, quali ricchezze, quali misteri. Significa toccare con mano la fine del mondo. Così Manuel Silva, chiamato il Capo Bianco dagli indios yagán e proprietario del cutter Agamaca, suo fratello Alejandro, radiooperatore, il sergente Ulloa e l’indio Félix decidono di partire. Non torneranno tutti, ma il viaggio valeva la pena. È questo il mondo narrativo dei Conquistatori dell’Antartide, fatto di grandi spazi, di mari tempestosi che si placano d’improvviso, di una natura così indomita e viva da diventare la vera protagonista dell’avventura e di un’umanità che, anche nelle lande più desolate, è sempre profondamente ricca.
Corriere della Sera
Un gruppo di uomini avventurosi e una barca. Una natura ostile e un paesaggio imponente. Terre lontane, dure e inospitali che solo pochi indios, gli yagán che abitano il «Paradiso delle Lontre», hanno il coraggio di sfidare. Ma il sogno è troppo affascinante per rinunciare: scoprire l’Antartide significa indagare cosa c’è oltre i ghiacci, quali ricchezze, quali misteri. Significa toccare con mano la fine del mondo. Così Manuel Silva, chiamato il Capo Bianco dagli indios yagán e proprietario del cutter Agamaca, suo fratello Alejandro, radiooperatore, il sergente Ulloa e l’indio Félix decidono di partire. Non torneranno tutti, ma il viaggio valeva la pena. È questo il mondo narrativo dei Conquistatori dell’Antartide, fatto di grandi spazi, di mari tempestosi che si placano d’improvviso, di una natura così indomita e viva da diventare la vera protagonista dell’avventura e di un’umanità che, anche nelle lande più desolate, è sempre profondamente ricca.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
128 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Francisco Coloane
Francisco Coloane (1910-2002) ha condotto una vita avventurosa e girovaga nelle più remote regioni meridionali del continente americano, è stato pastore e caposquadra nelle haciendas della Terra del Fuoco, ha partecipato alle ricerche petrolifere nello stretto di Magellano, ha navigato per anni a bordo di una baleniera, prima di iniziare nel 1940 l’attività di scrittore. Presso Guanda sono usciti: Capo Horn, I balenieri di Quintay, La scia della balena, I conquistatori dell’Antartide, l’autobiografia Una vita alla fine del mondo, Galápagos, la raccolta Il meglio di Francisco Coloane, Antartico e Terra del fuoco.