Io, killer mancato Il giornalista cresciuto con i mafiosi

Io, killer mancato

Il giornalista cresciuto con i mafiosi

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Il ragazzo sta per ammazzare un uomo. È in un vicolo di Palermo e deve vendicare suo padre. Quel ragazzo poco più che adolescente ha imparato a sopravvivere nel cuore nero della Sicilia e ora è a un bivio. IO, KILLER MANCATO è la storia di Francesco Viviano, cresciuto tra i mafiosi e diventato uno dei più importanti inviati italiani. È la storia di un ragazzo che ce l’ha fatta. Che non si arrende ai soldi facili, che non cede alla vendetta: non vuole fare come i suoi amici e diventare il braccio destro dei boss della Piana dei Colli. Cameriere, marmista, pellicciaio, muratore, commesso. Poi la svolta, fattorino e telescriventista per l’Ansa, quindi giornalista. Prima all’Ansa, poi a Repubblica. È qui che Francesco Viviano tira fuori tutto quello che ha imparato tra i vicoli di Palermo, perché lui sa come muoversi e dove trovare le notizie, sa con chi deve parlare e come farlo. Attraverso il suo sguardo, il lettore rivive gli anni folli delle guerre di mafia, il maxiprocesso nell’aula bunker dell’Ucciardone, gli omicidi Falcone e Borsellino, le grandi confessioni dei pentiti, l’arresto di Brusca, la caccia al papello. Viviano non si ferma davanti a niente, sa della trattativa tra mafia e Stato, vuole i nomi e i quaranta documenti con le richieste di Riina allo Stato e sa da chi ottenerli. Ma IO, KILLER MANCATO, è anche la storia dell’amicizia con Peppe D’Avanzo, Mario Francese e Attilio Bolzoni, il fare giornalismo cercando insieme gli scoop o strappandoseli di mano. È il ritratto della Sicilia e delle sue contraddizioni attraverso gli occhi di uno dei suoi migliori giornalisti.

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Sull'autore

Francesco Viviano

Francesco Viviano, cresciuto nel quartiere Albergheria di Palermo e inviato de «la Repubblica», ha seguito i principali processi di mafia, analizzando l’evoluzione di Cosa nostra dalle stragi a oggi. Inviato in Iraq e in Afghanistan, è stato insignito di numerosi riconoscimenti e nominato più volte Cronista dell’anno(2004, 2007, 2008, 2009 e 2010). Ha ottenuto anche due premi intestati ai colleghi uccisi Giuseppe Fava (2010) e Mario Francese(2013). Per Aliberti ha pubblicato Michele Greco, il memoriale (2008), Mauro De Mauro, una verità scomoda (2009); con Alessandra Ziniti: Morti e silenzi all’università (2010), I misteri dell’agenda rossa (2010), Alfano, biografia non autorizzata (2011), Capaci, via D’Amelio (2012) e Visti da vicino (2012). Per Flaccovio, Annetta e il generale (2005).

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