Nella settimana che precede le elezioni politiche Nico De Santis, un veterano del Servizio Informazioni, viene spedito a Milano per un'operazione tanto riservata quanto ambigua: agganciare un ex terrorista rosso, Matteo Corsini, ricomparso dopo ventotto anni di misteriosa latitanza. Per farne che cosa, ha chiesto De Santis? Chi vivrà, vedrà, gli ha risposto il dottor Natoli, responsabile del temutissimo Ufficio O. De Santis scopre che qualcun altro è interessato a Corsini: durante un appostamento intravede, infatti, un enigmatico collaboratore del Servizio Informazioni ufficialmente defunto nel 1984, ma più volte sfiorato quando De Santis ha incrociato la Storia dal versante della cronaca nera. Malgrado le collaudate qualità di uomo per tutte le stagioni - nel palazzaccio color antracite la sua stanza è denominata la Svizzera - De Santis intuisce che stavolta potrebbe essere la preda, anziché il cacciatore. Ha troppe cambiali da onorare. Ognuna delle vicende in cui è stato coinvolto - la morte di Sindona, gli attentati a Falcone e a Borsellino, le stragi del '93, la caduta delle vecchie dinastie imprenditoriali, l'inarrestabile ascesa della massoneria, i patti inconfessabili per spartirsi l'Italia - l'ha fatto sprofondare nel vortice degli inganni, dei compromessi, dei tradimenti. Per consolarsi si ripete che ha sì cantato nel coro, però ha sempre ballato da solo. Ci riuscirà ancora? In mezzo a comprimari e protagonisti di un Paese ormai privo di senso morale e di una propria identità, a De Santis restano pochissimi giorni per capire dove si annida la trappola ed evitare il rendiconto finale. Come al solito è disposto a pagare il prezzo più esoso, a stringere il peggiore degli accordi pur di tornare a casa, cioè da Luisa, la moglie, l'amante, la confidente, l'ancora alla quale ha aggrappato la sua intera esistenza. Anche Corsini, però, insegue uno scopo simile: strappare dall'ergastolo Daniela, l'unica donna che abbia amato, benché per una sola notte. Ma che ne dirà l'implacabile dottor Natoli, espressione di un potere dalle mille facce? E che cosa ne sarà dell'Italia intenta a votare in una domenica piena di sole?
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
369 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Alfio Caruso
Alfio Caruso, nato a Catania nel 1950, è autore di sette romanzi, thriller politici e di mafia: Tutto a posto (1991), I penitenti (1993), Il gioco grande (1994), Affari riservati (1995), L’uomo senza storia (Longanesi, 2006), Willy Melodia (2008), L’arte di una vita inutile (2010) e di due saggi di sport con Giovanni Arpino. Con Longanesi ha inoltre pubblicato: Da cosa nasce cosa (2000, nuova edizione 2008), Italiani dovete morire (2000), Perché non possiamo non dirci mafiosi (2002), Tutti i vivi all’assalto (2003), Arrivano i nostri (2004), In cerca di una patria (2005), Noi moriamo a Stalingrado (2006), Il lungo intrigo (2007), Io che da morto vi parlo (2009), Milano ordina: Uccidete Borsellino (2010), L’onore d’Italia (2011), La battaglia di Stalingrado (2012), Un secolo azzurro. Cent’anni di Italia raccontati dalla nazionale di calcio (2013), Quando la Sicilia fece guerra all’Italia (2014), Con l’Italia mai! (2015), 1961. Il migliore anno della nostra vita (2016) e Caporetto (2017). Presso Salani è apparso Breve storia d’Italia (2001). Il suo sito internet è: www.alfiocaruso.com