
Un romanzo di eccezionale lucidità e potenza.
«Delicata, affilata, capace di spalancare porte, la scrittura di Tommaso Giagni è tra le più preziose e originali di questi anni»
Stefania Auci
«Vivida e insieme esatta, la prosa di Giagni ha il raro potere di farci immaginare il mondo che descrive»
Emanuele Trevi
«Un bellissimo romanzo, una lingua magnifica: da grande scrittore»
Grazia - Valeria Parrella
«Pochi autori hanno mostrato fin dal principio una cifra stilistica e una visione tanto precise e personali»
Tuttolibri La Stampa - Rosella Postorino
«Se leggerete Giagni vi sarà chiarissimo lo scarto che esiste tra scrivere e scrivere bene»
L'Espresso - Marcello Fois
Cesare ha cinquant’anni e vive a Roma, dov’è cresciuto. La morte della madre lo costringe a confrontarsi con il proprio passato. Tra le sue carte, scopre tracce di una verità che gli è stata taciuta: suo padre non è morto di leucemia ma è stato fra le vittime della SLOI, la fabbrica chimica di Trento che per decenni avvelenò i suoi operai con il piombo tetraetile e fu infine chiusa nel 1978. Cesare torna nei suoi luoghi d’origine per un’inchiesta personale che avverte impellente, ripercorrendo le tracce del padre: l’ex fabbrica, oggi un rudere tossico mai bonificato, i quartieri operai, gli archivi della città, l’ex manicomio, gli amici superstiti.
Ma Cesare si ritrova anche coinvolto nella instabile relazione fra due trentenni, Marilù e Loris. Lei viene dal sud, è una donna alla deriva, cresciuta tra esperienze irrisolte e un’ostentata indipendenza. Lui, brillante accademico, è fuggito dalla valle d’origine ma resta prigioniero di una rigidità che lo isola. I tre finiranno per delineare un triangolo emotivo che rifrange, con luci diverse, il tema profondo del romanzo: il rapporto con le radici, il peso del passato, il desiderio di riscrivere la propria storia (e la Storia di tutti).
Romanzo scritto in una lingua incisiva, di esattezza e sobrietà rare, La fabbrica e i ciliegi promette di allargare il pubblico di estimatori di Tommaso Giagni, affermandolo come uno dei migliori autori della sua ancor giovane generazione.
«Delicata, affilata, capace di spalancare porte, la scrittura di Tommaso Giagni è tra le più preziose e originali di questi anni»
Stefania Auci
«Vivida e insieme esatta, la prosa di Giagni ha il raro potere di farci immaginare il mondo che descrive»
Emanuele Trevi
«Un bellissimo romanzo, una lingua magnifica: da grande scrittore»
Grazia - Valeria Parrella
«Pochi autori hanno mostrato fin dal principio una cifra stilistica e una visione tanto precise e personali»
Tuttolibri La Stampa - Rosella Postorino
«Se leggerete Giagni vi sarà chiarissimo lo scarto che esiste tra scrivere e scrivere bene»
L'Espresso - Marcello Fois
Cesare ha cinquant’anni e vive a Roma, dov’è cresciuto. La morte della madre lo costringe a confrontarsi con il proprio passato. Tra le sue carte, scopre tracce di una verità che gli è stata taciuta: suo padre non è morto di leucemia ma è stato fra le vittime della SLOI, la fabbrica chimica di Trento che per decenni avvelenò i suoi operai con il piombo tetraetile e fu infine chiusa nel 1978. Cesare torna nei suoi luoghi d’origine per un’inchiesta personale che avverte impellente, ripercorrendo le tracce del padre: l’ex fabbrica, oggi un rudere tossico mai bonificato, i quartieri operai, gli archivi della città, l’ex manicomio, gli amici superstiti.
Ma Cesare si ritrova anche coinvolto nella instabile relazione fra due trentenni, Marilù e Loris. Lei viene dal sud, è una donna alla deriva, cresciuta tra esperienze irrisolte e un’ostentata indipendenza. Lui, brillante accademico, è fuggito dalla valle d’origine ma resta prigioniero di una rigidità che lo isola. I tre finiranno per delineare un triangolo emotivo che rifrange, con luci diverse, il tema profondo del romanzo: il rapporto con le radici, il peso del passato, il desiderio di riscrivere la propria storia (e la Storia di tutti).
Romanzo scritto in una lingua incisiva, di esattezza e sobrietà rare, La fabbrica e i ciliegi promette di allargare il pubblico di estimatori di Tommaso Giagni, affermandolo come uno dei migliori autori della sua ancor giovane generazione.
Dettagli libro
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Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
224 -
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Tommaso Giagni
Tommaso Giagni (Roma, 1985) ha pubblicato da Einaudi i romanzi L’estraneo (2012) e Prima di perderti (2016). Tra le antologie a cui ha partecipato: Voi siete qui (minimum fax, 2007) e La caduta dei campioni (Einaudi, 2020). Scrive per L’Espresso, Avvenire e l’Ultimo Uomo.