Viaggio nell’inconscio dell’uomo fin là dov’è sconosciuto a se stesso. È una «confessione totale», il tentativo di un uomo di dire tutto di se stesso, anche quello che non sa, di lasciarsi dire dai sogni, dai silenzi, dalle malattie, dai turbamenti... È la storia di un’analisi, il rapporto tra psicanalista e paziente, raccontato così intimamente, da dare al lettore l’impressione di essere lui stesso in analisi. La narrazione sfodera un masochismo allegro e dolente, fra tragicomiche odissee negli ospedali e negli studi dei medici. E riflette le crisi della nostra epoca, la morte della famiglia, la perdita di ruolo del maschio, padre e marito.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
190 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Ferdinando Camon
Ferdinando Camon è nato nel 1935 in un piccolo paese della campagna veneta. Il suo primo romanzo, uscito con una prefazione di Pier Paolo Pasolini, è stato subito tradotto in Francia grazie all’interessamento di Jean-Paul Sartre. Nei suoi libri C amon ha raccontato la crisi e la morte della civiltà contadina (nei romanzi Il quinto stato, La vita eterna, Un altare per la madre, Premio Strega, Mai visti sole e luna; e nelle poesie Liberare l’animale, Premio Viareggio, e Dal silenzio delle campagne), la crisi che si è nominata terrorismo (Occidente), la crisi che porta in analisi (La malattia chiamata uomo, La donna dei fili, Il canto delle balene) e lo scontro di civiltà, con l’arrivo degli extracomunitari (La Terra è di tutti). I suoi romanzi più recenti sono La cavallina, la ragazza e il diavolo (Premio Giovanni Verga) e La mia stirpe (2011, Premio Vigevano-Mastronardi). Il suo ultimo libro (2019) è Tentativo di dialogo sul comunismo, con Pietro Ingrao. Con Guanda ha pubblicato Conversazione con Primo Levi. È tradotto in venticinque paesi. Le sue opere sono pubblicate anche in edizioni per ciechi, in Italia e in Francia. Nel 2016 ha vinto il premio Campiello alla Carriera.