Quattro amici per la pelle,
una ragazza splendida ed enigmatica,
un delitto senza colpevoli.
«Lo stile di Buccarella, che tanto assomiglia a quello picaresco, d’avventura, perfino a tratti salgariano, imprime alle sarabande di questi ragazzini del Salento uno scatto di agilità e di freschezza che li e ci catapulta fra le pellicole di Monicelli e quelle strade di Ferenc Molnár in cui si frequenta l’accademia dell’esistenza.»
Stefano Massini – Robinson
Paolo Congedo desidera soltanto un’esistenza tranquilla, ma da quando l’esercito inglese, all’indomani dell’occupazione della Puglia nel 1943, lo ha scelto come Mayor di un campo per profughi jugoslavi prima, ed ebrei poi, la serenità è diventata un miraggio. Prima un poeta che vuol diventare partigiano lo coinvolge in una lotta impari con i fascisti segretamente ancora attivi nella zona; poi, nell’estate del 1946, quando gli anni più turbolenti sembrano ormai alle spalle, è un gruppo di ragazzini a trascinarlo nell’indagine sull’omicidio di un rifugiato.
Tommaso, Giovanni, Umberto e Marcello, questi i loro nomi, sono convinti che Samuele, il colpevole designato dalle indagini ufficiali, sia vittima di un errore o, peggio, di un complotto, e sono dimostrarne l'innocenza. Perché Samuele è un ragazzino come loro, e poco importa se lui è un ebreo polacco scampato alla Shoah e loro, invece, italiani in fuga dalla miseria: Samuele è un loro amico, e faranno di tutto per scagionarlo.
Se il poeta ha insegnato una cosa a Paolo, è che non ci si volta dall’altra parte di fronte a un’ingiustizia. Così, decide di aiutare i ragazzi nella loro indagine, insieme a un carabiniere che antepone l’amicizia al rispetto dei regolamenti, a una funzionaria americana che si sospetta sia una spia, e soprattutto a una rifugiata dagli occhi verdi di cui tutti s’innamorano all’istante…
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Numero di pagine
464 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Cosimo Buccarella
Cosimo Buccarella è nato e vive in Salento. Suoi racconti sono apparsi in raccolte e riviste, ed è stato vincitore del Festival Dieci Lune e del Premio Olivieri. Così come La più bella di sempre, anche il suo romanzo d'esordio, I fuoriposto, è ambientato nel Displaced Persons Camp numero 34, ed è stato premiato al premio letterario Città Siderno ed è stato finalista al premio Acqui Storia, il più prestigioso riconoscimento per il romanzo storico in Italia.