Comprare i fiori per un ricevimento diventa per Clarissa Dalloway un’occasione per dare voce alla propria interiorità. In un flusso di coscienza ispirato all’esempio dell’Ulisse di Joyce, da lei definito un «grande, orribile libro», Virginia Woolf riesce a tessere in un’unica trama, e a concentrare nel breve arco di una sola giornata e in un solo luogo – Londra –, passato e presente, realtà e immaginazione. I gesti, il passo, l’aspetto delle persone che incontra sono piccoli avvenimenti quotidiani che come vere e proprie epifanie risvegliano in Clarissa impressioni e ricordi, e le restituiscono i frammenti di un’esistenza in continuo divenire.
Con La signora Dalloway, pubblicato nel 1925, Virginia Woolf ha firmato il suo capolavoro: un romanzo che, come scrive Attilio Bertolucci, non si potrebbe immaginare «più pieno di vita e di verità», e capace di immortalare, in un sapiente gioco di luci e di ombre, la fragilità e la precarietà della condizione umana.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Inglese -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
256 -
Traduttore
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Introduzione di
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Virginia Woolf
nacque a Londra nel 1882. Figlia di un critico famoso, crebbe in un ambiente letterario certamente stimolante. Fu a capo del gruppo di Bloomsbury, circolo culturale progressista che prendeva il nome dal quartiere londinese. Con il marito fondò nel 1917 la casa editrice Hogarth Press. Grande estimatrice dell’opera di Proust, divenne presto uno dei nomi più rilevanti della narrativa inglese del primo Novecento. Morì suicida nel 1941. La Newton Compton ha pubblicato Gita al faro, Una stanza tutta per sé, Mrs Dalloway, Orlando, Notte e giorno, La crociera, Tutti i racconti e il volume unico Tutti i romanzi.