Che cosa ci insegna la scienza sulla vita, l'amore e le relazioni
Che cosa ha che fare l’autostima con la termodinamica? O la ricerca di una vita armoniosa con la teoria delle onde? E l’amicizia con i legami chimici o l’educazione con la teoria dei giochi? Scienziata e giovanissima vincitrice del Royal Society Prize for Science Books, proprio come il suo mito Stephen Hawking, Camilla Pang, affetta da un disturbo dello spettro autistico, ha trovato nel linguaggio della scienza una lente per osservare la complessità delle relazioni umane.
«Benché molti la trovino astrusa e piena di tecnicismi, la scienza può gettare luce sugli aspetti più importanti della vita. Le cellule tumorali illustrano i principi della collaborazione efficace meglio di qualsiasi esercizio di team building; le proteine del nostro corpo offrono una prospettiva inedita sui rapporti e le interazioni tra gli esseri umani; il machine learning può aiutarci a prendere decisioni più razionali. La termodinamica spiega perché è così difficile fare ordine nelle nostre esistenze; la teoria dei giochi ci guida nel labirinto delle norme sociali; lo sviluppo cellulare è alla base delle forti divergenze di opinioni che possono sorgere tra le persone. Nel momento in cui capiamo i principi scientifici, comprendiamo meglio anche la vita per come è davvero: da dove nascono le nostre paure, su cosa si fondano le relazioni umane, come funziona la memoria, perché litighiamo, da cosa deriva l’instabilità dei nostri sentimenti, fin dove arriva la nostra indipendenza.»
In un’entusiasmante cavalcata attraverso la biologia, la fisica e la chimica, Camilla Pang racconta come dalla sua neurodiversità è arrivata a capire «gli umani» e, inevitabilmente, propone anche un fantastico punto di vista originale e alternativo, grazie al quale ogni persona curiosa può imparare molte cose su di sé, sulle proprie decisioni, sulle proprie relazioni e sulla vita in mezzo agli altri.
Che cosa ha che fare l’autostima con la termodinamica? O la ricerca di una vita armoniosa con la teoria delle onde? E l’amicizia con i legami chimici o l’educazione con la teoria dei giochi? Scienziata e giovanissima vincitrice del Royal Society Prize for Science Books, proprio come il suo mito Stephen Hawking, Camilla Pang, affetta da un disturbo dello spettro autistico, ha trovato nel linguaggio della scienza una lente per osservare la complessità delle relazioni umane.
«Benché molti la trovino astrusa e piena di tecnicismi, la scienza può gettare luce sugli aspetti più importanti della vita. Le cellule tumorali illustrano i principi della collaborazione efficace meglio di qualsiasi esercizio di team building; le proteine del nostro corpo offrono una prospettiva inedita sui rapporti e le interazioni tra gli esseri umani; il machine learning può aiutarci a prendere decisioni più razionali. La termodinamica spiega perché è così difficile fare ordine nelle nostre esistenze; la teoria dei giochi ci guida nel labirinto delle norme sociali; lo sviluppo cellulare è alla base delle forti divergenze di opinioni che possono sorgere tra le persone. Nel momento in cui capiamo i principi scientifici, comprendiamo meglio anche la vita per come è davvero: da dove nascono le nostre paure, su cosa si fondano le relazioni umane, come funziona la memoria, perché litighiamo, da cosa deriva l’instabilità dei nostri sentimenti, fin dove arriva la nostra indipendenza.»
In un’entusiasmante cavalcata attraverso la biologia, la fisica e la chimica, Camilla Pang racconta come dalla sua neurodiversità è arrivata a capire «gli umani» e, inevitabilmente, propone anche un fantastico punto di vista originale e alternativo, grazie al quale ogni persona curiosa può imparare molte cose su di sé, sulle proprie decisioni, sulle proprie relazioni e sulla vita in mezzo agli altri.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Inglese -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
256 -
Traduttore
-
Argomento
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Collana
Sull'autore
Camilla Pang
Camilla Sih Mai Pang ha conseguito un PhD in Biochimica presso l’UCL, l’University College di Londra e un post dottorato di Bioinformatica. Il suo primo libro, Manuale di istruzioni per comprendere gli umani, ha vinto il prestigioso Royal Society Prize for Science Books; in via di pubblicazione in dieci lingue, è stato inserito dal Guardian e dal Financial Times fra i migliori libri scientifici del 2020.