Pietro di Pietra e il Piccolo Popolo della montagna

Pietro di Pietra e il Piccolo Popolo della montagna

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Pietro ha dieci anni e sa di non essere un bambino come gli altri. Lo sa da quando, mentre era ancora in fasce, sua mamma ha esclamato: «Un barattato!». Secondo lei, infatti, il suo vero figlio è stato scambiato con un folletto del Piccolo Popolo della Montagna. Forse è colpa dei capelli gialli come paglia o del naso schiacciato come un bottone, oppure degli occhietti che assomigliano ad acini di uvetta, fatto sta che quel nomignolo gli è rimasto attaccato come resina di pino. Anche gli abitanti del paese e gli altri bambini lo prendono in giro, a eccezione di Nilde, la figlia sorda del tagliaboschi. A lei, Pietro è felice di raccontare storie sulla montagna. Fino al giorno in cui arriva in paese un Orologiaio che minaccia di portarlo via con sé. Pietro, allora, decide di farsi forte come pietra e di scappare nei boschi che sono stati il suo rifugio, nonostante il cuore gli batta forte forte perché ha paura di incontrare i temibili folletti. Ma tra gli alberi si cela un segreto. Pietro scopre che il Piccolo Popolo esiste davvero, solo che è molto diverso da come se lo immaginava… Forse, finalmente, ha trovato qualcuno che gli vuole bene e lo accetta così com’è.
Ci sono storie che ci riportano indietro nel tempo, a quando sfogliavamo un libro prima di addormentarci. Racconti che spaventano, indignano, fanno sorridere, perché hanno il sapore delle favole. È questa la magia che crea l’esordio per ragazzi di Rosella Guglielmetti. Una fiaba senza tempo con un protagonista che non si arrende e che ci insegna che tutti sono speciali, soprattutto chi non lo sembra agli occhi della gente.

LE REGOLE DEL
PICCOLO POPOLO
DELLA MONTAGNA
 
Qui ci sono cibo, lavoro,
studio e amore per tutti.
 
Ogni bambino deve prendersi
cura di un altro.
 
Ogni giorno un bambino deve
leggere qualcosa agli altri.
 
Noi siamo parte della natura,
conoscerla e rispettarla
significa conoscere
e rispettare noi stessi.

Dettagli libro

Sull'autore

Rosella Guglielmetti

Rosella Guglielmetti, classe 1950, dopo la laurea in Lettere ha orbitato per lo più nella galassia scolastica, con qualche escursione nel mondo del disegno e della pittura, e in quello della grafologia. Nel 2009 ha iniziato a scrivere fiabe per la nipotina Sofia, e da allora non ha più smesso. Le sue più grandi passioni – mai tradite – sono la lettura, la montagna e i gatti.

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