
Capace di grandi gioie e di dolori profondi, emotiva eppure forte, Antonia Pozzi infonde nei propri versi una sensibilità che respinge gli orpelli, alla ricerca di un’assoluta essenzialità. Il tentativo di dare autenticità e concretezza alla propria voce si realizza – scrive Antonella Anedda – attraverso un evidente «corpo a corpo con la parola» e grazie a una capacità di sguardo acutissima, in grado di ritrarre con esattezza tanto il profilo delle adorate montagne quanto i molteplici volti di un’interiorità chiaroscurale e complessa. In quest’ampia raccolta di poesie(1929-38) trovano spazio il legame con la natura, un sentimento di amore autentico, il gusto per la bellezza delle piccole cose – riflesso di un ardore in cui, tuttavia, è già presente il germe dell’inquietudine che avrebbe infine preso il sopravvento, portandola a togliersi la vita a soli ventisei anni.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
424 -
Autore della prefazione
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Antonia Pozzi
Antonia Pozzi (Milano, 1912) morì suicida nel 1938, a soli ventisei anni. Nella sua raccolta di opere poetiche, pubblicata postuma nel 1939 con il titolo Parole, si riconosce una vocazione lirica segnata dall’influsso dei principali poeti del Novecento.