Sotto stelle silenziose

Sotto stelle silenziose

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«Il romanzo di Laura McVeigh è molto più di un bell’esordio, è un libro capace di catturare il vastissimo pubblico dei giovani lettori e della narrativa letteraria per adulti, perché parla di un tema trasversale, è una meditazione sulla guerra, la perdita, la speranza e la vita dei rifugiati. Un libro indispensabile perché senza tempo, nel tempo di oggi. »
«Irish Independent»

«Vivido, memorabile, una storia molto umana che non indulge mai alla pietà. Il potere dell’immaginazione sostiene la tragedia raccontata nel romanzo. »
«Irish Times»

«Il commovente romanzo d’esordio di Laura McVeigh fotografa una terra martoriata, l’Afghanistan dopo l’invasione sovietica, attraverso gli occhi di una giovane donna e l’esperienza della sua famiglia. L’autrice mette in luce la resilienza delle donne afghane di fronte all’orrore, e il tributo che hanno pagato per la sopravvivenza. »
Deeyah Khan, UNESCO Goodwill Ambassador per la libertà artistica e creativa

««Il romanzo di Laura McVeigh è molto più di un bell’esordio, è un libro capace di catturare il vastissimo pubblico dei giovani lettori e della narrativa letteraria per adulti, perché parla di un tema trasversale, è una meditazione sulla guerra, la perdita, la speranza e la vita dei rifugiati. Un libro indispensabile perché senza tempo, nel tempo di oggi». »
«Irish Independent»

««Vivido, memorabile, una storia molto umana che non indulge mai alla pietà. Il potere dell’immaginazione sostiene la tragedia raccontata nel romanzo». »
«Irish Times»

««Il commovente romanzo d’esordio di Laura McVeigh fotografa una terra martoriata, l’Afghanistan dopo l’invasione sovietica, attraverso gli occhi di una giovane donna e l’esperienza della sua famiglia. L’autrice mette in luce la resilienza delle donne afghane di fronte all’orrore, e il tributo che hanno pagato per la sopravvivenza». »
Deeyah Khan, UNESCO Goodwill Ambassador per la libertà artistica e creativa

Afsana, ragazzina afghana di undici anni, è in viaggio a bordo di un treno della Transiberiana, in territorio russo: legge Anna Karenina e ascolta le storie e i consigli del capotreno Napoleone. Sono i primi anni Novanta, e Afsana è diretta a Mosca, dalla zia Amira, una sorella di sua madre fuggita dall’Afghanistan all’arrivo dei mujaheddin. Anche Afsana è in fuga, dalla storia sua e della sua famiglia, che il buon Napoleone la convince a scrivere. Una storia tragica, una famiglia annientata dalla lunga guerra civile: Dil e Azita, e i loro sei figli. All’inizio del libro, e per lunga parte del racconto, il lettore è convinto che sul treno viaggi tutta la famiglia, e Laura McVeigh molto abilmente introduce episodi realistici per farglielo credere. Ma man mano che Afsana rievoca il passato, capiamo che madre e padre, fratelli e sorelle, sono morti, finché ogni segreto riguardo a quanto realmente avvenuto verrà svelato. La prima cosa che viene in mente leggendo questo romanzo è un paragone con Il cacciatore di aquiloni, dato che la piccola Afsana rievoca spesso anche la bellezza di quel cielo limpido dell’Afghanistan solcato dalle code colorate degli aquiloni: magia annientata dai talebani insieme alla popolazione, alla storia, alla cultura. Ma il racconto di McVeigh ha una marcia in più, una voce narrante particolarissima, ingenua ed elegante, fresca e delicata, mai eccessiva, capace di narrare in uno stile sospeso tra realtà e visione, senza che queste si confondano o appaiano poco plausibili.
Sotto stelle silenziose è un bellissimo esordio, fresco e delicato. L’autrice, Laura McVeigh, che è stata Executive Director del Pen International, è impegnata nella cooperazione e conosce bene i territori che racconta, senza lunghe descrizioni ma per immagini chiare e efficaci.

Dettagli libro

Sull'autore

Laura Mcveigh

Laura McVeigh, prima di scrivere Sotto stelle silenziose, suo romanzo d’esordio, è stata Executive Director del PEN International, la più grande associazione internazionale di scrittori che si occupa di difendere la libertà di espressione e la diffusione di pari opportunità di accesso alla cultura nel mondo.
È stata anche direttrice del Global Girls Fund, associazione che difende diritti umani, educazione e sviluppo di bambine e giovani donne nel mondo. Vive e lavora a Londra.