«La scrittrice col registro più ampio e potente della sua generazione... La difesa di una Teresa d'Ávila che si racconta in prima persona. Un romanzo eccellente.»
EL PAÍS
«Con grazia antica e ruvidezza moderna, Cristina Morales romanza ciò che la religiosa avrebbe raccontato se non avesse rischiato la testa... Donna, lettrice e scrittrice, cioè tre volte sospetta, Santa Teresa ha finito per trovare la sua ideale interlocutrice in tempi come questi, in cui l'estasi è più vicina alla chimica che al misticismo.»
EL PAÍS
«Un libro straordinario.»
La Vanguardia
«L'autrice immagina e riscatta la figura di una donna che mette tutto in discussione, che non trova soddisfazione in nulla e che vede la sua salvezza solo nella scrittura... Cristina Morales si rivela una scrittrice coraggiosa e audace come la Santa Teresa che racconta nella sua versione più femminile.»
El Confidencial
«Un romanzo intrigante su una delle personalità più affascinanti della nostra storia.»
El Mundo
Alla soglia dei cinquant’anni, Teresa d’Ávila si trova ospite nel palazzo di donna Luisa de la Cerda con il compito di consolare la padrona di casa, rimasta vedova da poco. Qui, oltre a gettare le basi per la fondazione del suo nuovo convento, Teresa attende alla stesura di quello che sarà un testo cardine del genere autobiografico, il Libro della Vita. Ma... e se la santa avesse lavorato in parallelo a un diario più intimo, redatto per evocare il suo passato e raccontarsi come essere umano, non solo come religiosa? La Teresa di Cristina Morales riscrive quindi se stessa e la sua storia: una donna vista attraverso lo specchio di una madre che ha passato la vita intera a partorire finché proprio la morte per parto non se l’è portata via; una figlia che ha sempre rifiutato di adeguarsi alle aspettative, e fin da piccola ha cercato la ribellione attraverso i libri, la lettura, i giochi con i cugini; una suora che non ha mai accettato intermediari nella sua relazione d’amore con Dio; una scrittrice potente, che ha scelto di raccontarsi in prima persona, con una prosa attorcigliata, danzante, al servizio della più grande delle sfide, dire l’indicibile.
Cristina Morales reinventa una straordinaria e suggestiva figura femminile che diventa simbolo di radicalismo ed emancipazione, una Teresa, se non libera da vincoli e doveri, sicuramente pronta a combatterli, una donna capace di determinare il proprio destino in una società pensata da e per gli uomini.
EL PAÍS
«Con grazia antica e ruvidezza moderna, Cristina Morales romanza ciò che la religiosa avrebbe raccontato se non avesse rischiato la testa... Donna, lettrice e scrittrice, cioè tre volte sospetta, Santa Teresa ha finito per trovare la sua ideale interlocutrice in tempi come questi, in cui l'estasi è più vicina alla chimica che al misticismo.»
EL PAÍS
«Un libro straordinario.»
La Vanguardia
«L'autrice immagina e riscatta la figura di una donna che mette tutto in discussione, che non trova soddisfazione in nulla e che vede la sua salvezza solo nella scrittura... Cristina Morales si rivela una scrittrice coraggiosa e audace come la Santa Teresa che racconta nella sua versione più femminile.»
El Confidencial
«Un romanzo intrigante su una delle personalità più affascinanti della nostra storia.»
El Mundo
Alla soglia dei cinquant’anni, Teresa d’Ávila si trova ospite nel palazzo di donna Luisa de la Cerda con il compito di consolare la padrona di casa, rimasta vedova da poco. Qui, oltre a gettare le basi per la fondazione del suo nuovo convento, Teresa attende alla stesura di quello che sarà un testo cardine del genere autobiografico, il Libro della Vita. Ma... e se la santa avesse lavorato in parallelo a un diario più intimo, redatto per evocare il suo passato e raccontarsi come essere umano, non solo come religiosa? La Teresa di Cristina Morales riscrive quindi se stessa e la sua storia: una donna vista attraverso lo specchio di una madre che ha passato la vita intera a partorire finché proprio la morte per parto non se l’è portata via; una figlia che ha sempre rifiutato di adeguarsi alle aspettative, e fin da piccola ha cercato la ribellione attraverso i libri, la lettura, i giochi con i cugini; una suora che non ha mai accettato intermediari nella sua relazione d’amore con Dio; una scrittrice potente, che ha scelto di raccontarsi in prima persona, con una prosa attorcigliata, danzante, al servizio della più grande delle sfide, dire l’indicibile.
Cristina Morales reinventa una straordinaria e suggestiva figura femminile che diventa simbolo di radicalismo ed emancipazione, una Teresa, se non libera da vincoli e doveri, sicuramente pronta a combatterli, una donna capace di determinare il proprio destino in una società pensata da e per gli uomini.
Dettagli libro
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Editore
-
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Spagnolo -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
208 -
Traduttore
-
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Cristina Morales
Cristina Morales (Granada, 1985) è laureata in Diritto e Scienze politiche. Fa parte della compagnia di danza contemporanea Iniciativa Sexual Femenina ed è produttrice del gruppo punk At-Asko. Ha scritto racconti apparsi in varie antologie e riviste letterarie, e i libri Los combatientes, Terroristas modernos e Introducción a Teresa de Jesús. Le sue opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in Spagna. Lettura facile, primo romanzo pubblicato in Italia, ha vinto il Premio Nacional de Narrativa e il Premio Herralde de Novela. Attualmente l’autrice è artista residente presso la Reale Accademia di Spagna a Roma.