
È possibile vivere un’esperienza spirituale al di fuori della religione? La dimensione della spiritualità, intesa come ricerca di senso indipendente dalle istituzioni religiose, ha radici profonde nell’esperienza umana. Lungi dall’essere un’esclusiva delle fedi tradizionali, può manifestarsi anche a chi non crede in Dio o non aderisce a una fede specifica.
Attraverso un percorso che intreccia filosofia, storia e riflessione personale, Romano Màdera, filosofo e psicoanalista, analizza il significato autentico del termine «laicità», sganciandolo dall’opposizione con la dimensione religiosa, e riconoscendolo invece come uno spazio aperto al dialogo e alla pluralità delle visioni del mondo. Si delinea così una spiritualità che attraversa le religioni senza appartenere a nessuna, capace di riconnettere credenti e non credenti nella ricerca di un orizzonte etico condiviso.
In un’epoca segnata dalla secolarizzazione e dalla frammentazione del senso, Una spiritualità laica invita a riscoprire lo «spirito» come forza dinamica che anima la ricerca interiore, valorizzando le consonanze tra tradizioni diverse. E lo fa soffermandosi sul pensiero di molte figure note: da Nietzsche e Jung, passando per Ernst Bernhard e Roberto Calasso, fino ad arrivare a Martin Luther King, Thomas Merton, Thích Nhất Hạnh e Rosa Luxemburg. Dopo i fallimenti che le religioni (ma anche le concezioni filosofiche, etiche e scientifiche) portano in eredità, Màdera intravede la possibilità di una rinascita: in una spiritualità che, liberata dai «peccati strutturali» dell’etnocentrismo, del sessismo, del classismo, dell’autoritarismo e dell’antropocentrismo acritico, sia finalmente non dogmatica, aperta al confronto e radicata nell’esperienza umana universale.
Attraverso un percorso che intreccia filosofia, storia e riflessione personale, Romano Màdera, filosofo e psicoanalista, analizza il significato autentico del termine «laicità», sganciandolo dall’opposizione con la dimensione religiosa, e riconoscendolo invece come uno spazio aperto al dialogo e alla pluralità delle visioni del mondo. Si delinea così una spiritualità che attraversa le religioni senza appartenere a nessuna, capace di riconnettere credenti e non credenti nella ricerca di un orizzonte etico condiviso.
In un’epoca segnata dalla secolarizzazione e dalla frammentazione del senso, Una spiritualità laica invita a riscoprire lo «spirito» come forza dinamica che anima la ricerca interiore, valorizzando le consonanze tra tradizioni diverse. E lo fa soffermandosi sul pensiero di molte figure note: da Nietzsche e Jung, passando per Ernst Bernhard e Roberto Calasso, fino ad arrivare a Martin Luther King, Thomas Merton, Thích Nhất Hạnh e Rosa Luxemburg. Dopo i fallimenti che le religioni (ma anche le concezioni filosofiche, etiche e scientifiche) portano in eredità, Màdera intravede la possibilità di una rinascita: in una spiritualità che, liberata dai «peccati strutturali» dell’etnocentrismo, del sessismo, del classismo, dell’autoritarismo e dell’antropocentrismo acritico, sia finalmente non dogmatica, aperta al confronto e radicata nell’esperienza umana universale.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Numero di pagine
200 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Romano Màdera
Romano Màdera è filosofo e psicoanalista. Già professore ordinario di Filosofia morale e di Pratiche filosofiche presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, è tra i fondatori della Scuola superiore di pratiche filosofiche «Philo» e della Società di analisi biografica a orientamento filosofico (SABOF). Fa parte delle associazioni di psicologia analitica AIPA e IAAP, del Laboratorio analitico delle immagini e della redazione della «Rivista di Psicologia Analitica». Collabora con vari giornali e trasmissioni radiofoniche italiane. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: La carta del senso. Psicologia del profondo e vita filosofica (2012), Carl Gustav Jung. L’opera al rosso (2016), Sconfitta e utopia. Identità e feticismo attraverso Marx e Nietzsche (2018), Il caos del mondo e il caos degli affetti (2020, insieme a Gordon Cappelletty) e Il metodo biografico. Come formazione, cura, filosofia (2022). Per Bollati Boringhieri ha pubblicato Lo splendore trascurato del mondo. Una mistica quotidiana (2022).