

Vera, o la verità
«Shteyngart è un tesoro nazionale.»
Jonathan Safran Foer
«Nel suo vortice di emozioni, nel suo umorismo e nel suo pathos, nell'umanità spietata della sua visione, questo libro è come una creatura favolosa che è stata fatta uscire dalla bottiglia. »
Michael Cunningham
«Un talento strepitoso: pungente, leggero, insolente, malinconico.»
The New York Times
«Una favola brillante sull'infanzia e molto di più, nel nostro Paese devastato... Shteyngart ha dato vita al suo romanzo più importante, illuminando la tragedia del contesto attuale con umorismo, intelligenza e cuore.»
Kirkus Reviews
«Un eccezionale narratore di imperfezioni indimenticabili»
The Times
Attraverso le parole di una bambina di dieci anni dall’intelligenza fuori dal comune, conosciamo la famiglia Bradford-Shmulkin – un mix di radici russe, ebraiche, coreane e WASP – mentre sta per andare in pezzi.
C’è il papà, redattore in crisi di una rivista ancora più in crisi, alla disperata ricerca di un finanziatore; la sua seconda moglie Anne, ricca progressista di Boston impegnata nelle raccolte fondi più che a tenere insieme la famiglia; il loro figlio Dylan, un angioletto biondo decisamente meno dotato della sorella ma «super bianco». E infine c’è lei, Vera: metà ebrea, metà coreana e un totale fallimento. Sarà anche una cervellona destinata a diventare «luminare delle scienze», ma al momento è senza uno straccio di amico (a parte Kaspie, l’intelligenza artificiale con cui gioca a scacchi), senza una «mamma mamma» e senza un futuro. Se vuole uscire da questa situazione, ha tre missioni da compiere: tenere in piedi il matrimonio dei genitori, fare pace con le sue origini e magari mettere insieme il coraggio per parlare con i suoi compagni di scuola...
Non sarà facile trovare il proprio posto in una società ipercompetitiva e dilaniata dalle contraddizioni, ma un passo alla volta Vera dovrà cercare di capire chi è e quel che conta davvero per lei nella vita.
Jonathan Safran Foer
«Nel suo vortice di emozioni, nel suo umorismo e nel suo pathos, nell'umanità spietata della sua visione, questo libro è come una creatura favolosa che è stata fatta uscire dalla bottiglia. »
Michael Cunningham
«Un talento strepitoso: pungente, leggero, insolente, malinconico.»
The New York Times
«Una favola brillante sull'infanzia e molto di più, nel nostro Paese devastato... Shteyngart ha dato vita al suo romanzo più importante, illuminando la tragedia del contesto attuale con umorismo, intelligenza e cuore.»
Kirkus Reviews
«Un eccezionale narratore di imperfezioni indimenticabili»
The Times
Attraverso le parole di una bambina di dieci anni dall’intelligenza fuori dal comune, conosciamo la famiglia Bradford-Shmulkin – un mix di radici russe, ebraiche, coreane e WASP – mentre sta per andare in pezzi.
C’è il papà, redattore in crisi di una rivista ancora più in crisi, alla disperata ricerca di un finanziatore; la sua seconda moglie Anne, ricca progressista di Boston impegnata nelle raccolte fondi più che a tenere insieme la famiglia; il loro figlio Dylan, un angioletto biondo decisamente meno dotato della sorella ma «super bianco». E infine c’è lei, Vera: metà ebrea, metà coreana e un totale fallimento. Sarà anche una cervellona destinata a diventare «luminare delle scienze», ma al momento è senza uno straccio di amico (a parte Kaspie, l’intelligenza artificiale con cui gioca a scacchi), senza una «mamma mamma» e senza un futuro. Se vuole uscire da questa situazione, ha tre missioni da compiere: tenere in piedi il matrimonio dei genitori, fare pace con le sue origini e magari mettere insieme il coraggio per parlare con i suoi compagni di scuola...
Non sarà facile trovare il proprio posto in una società ipercompetitiva e dilaniata dalle contraddizioni, ma un passo alla volta Vera dovrà cercare di capire chi è e quel che conta davvero per lei nella vita.
Dettagli libro
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Inglese -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
240