Edith Bruck
Edith Bruck, di origine ungherese, è nata in
una famiglia ebrea povera e numerosa.
Poco più che bambina viene deportata ad
Auschwitz, poi a Dachau e a Bergen-Belsen.
Sopravvissuta alla Shoah, dopo anni di pellegrinaggio
approda definitivamente in Italia,
adottandone la lingua. È autrice di poesie
e di romanzi, giornalista, sceneggiatrice
e traduttrice. Tra le sue opere ricordiamo:
Andremo in città, Lettera alla madre (Premio
Rapallo-Carige 1989), Quanta stella c’è nel
cielo (Premio Viareggio 2009), La donna dal
cappotto verde, La rondine sul termosifone, Il
pane perduto (Premio Strega giovani e Premio
Viareggio-Rèpaci 2021). Nel 2021 è stata
insignita dell’onorificenza di Cavaliere di
Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica
Italiana e nel 2023 del Premio Campiello
alla carriera.
una famiglia ebrea povera e numerosa.
Poco più che bambina viene deportata ad
Auschwitz, poi a Dachau e a Bergen-Belsen.
Sopravvissuta alla Shoah, dopo anni di pellegrinaggio
approda definitivamente in Italia,
adottandone la lingua. È autrice di poesie
e di romanzi, giornalista, sceneggiatrice
e traduttrice. Tra le sue opere ricordiamo:
Andremo in città, Lettera alla madre (Premio
Rapallo-Carige 1989), Quanta stella c’è nel
cielo (Premio Viareggio 2009), La donna dal
cappotto verde, La rondine sul termosifone, Il
pane perduto (Premio Strega giovani e Premio
Viareggio-Rèpaci 2021). Nel 2021 è stata
insignita dell’onorificenza di Cavaliere di
Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica
Italiana e nel 2023 del Premio Campiello
alla carriera.