Giuliano Turone

Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di cassazione e già docente di Tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano, è stato il giudice istruttore che, prima di occuparsi delle inchieste su Michele Sindona e sulla Loggia P2, ha indagato sulla presenza di Cosa nostra a Milano negli anni Settanta arrivando all’incriminazione del capomafia di allora, Luciano Liggio. Negli anni Novanta ha fatto parte del primo staff di magistrati della Procura nazionale antimafia. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa, per la redazione della convenzione di Strasburgo del 1990 sul riciclaggio, e con le Nazioni Unite, svolgendo attività di pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia e contribuendo alla redazione dell’Oxford University Press Commentary sullo statuto della Corte penale internazionale (2002).
Tra i libri che ha scritto: Il caffè di Sindona (con Gianni Simoni, Garzanti 2009), Il caso Battisti (Garzanti 2013), Il delitto di associazione mafiosa (Giuffré 2015) e, insieme con Antonella Beccaria, Il boss. Luciano Liggio: da Corleone a Milano, una storia di mafia e complicità (Castelvecchi 2018).

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