Lorenzo Fioramonti
Lorenzo Fioramonti è professore ordinario di Economia politica all’Università di Pretoria in Sudafrica, senior policy advisor presso l’Ecologic Institute in Germania e associato all’Università delle Nazioni Unite. Le sue idee economiche hanno influenzato le politiche di molti governi, tra cui la Scozia, il Galles, la Nuova Zelanda e l’Islanda, che hanno costituito l’Alleanza delle economie del benessere (WEGo). È autore di diversi volumi, tra cui Il mondo dopo il Pil (Edizioni Ambiente 2019). Suoi articoli sono apparsi sul “Guardian”, il “Financial Times” e il “New York Times”.
È stato eletto alla Camera dei deputati nel 2018 ed è stato nominato viceministro all’Istruzione, Università e Ricerca nel primo governo Conte. Nel settembre del 2019 è diventato ministro dello stesso dicastero nel secondo governo Conte. Il settimanale tedesco “Stern” lo ha definito “un esempio” per tutti i ministri dell’Istruzione del mondo, per aver adottato lo sviluppo sostenibile e i cambiamenti climatici come materia di studio obbligatoria.
In polemica con il governo per il sottofinanziamento della scuola e della ricerca, ha rassegnato le dimissioni alla fine del 2019, ma non ha smesso di lottare per questa causa. Durante la fase acuta della pandemia di coronavirus, si è fatto portavoce di proposte innovative sulla diffusione dello smart working, la tutela delle famiglie più svantaggiate e la transizione ecologica dell’economia.
È stato eletto alla Camera dei deputati nel 2018 ed è stato nominato viceministro all’Istruzione, Università e Ricerca nel primo governo Conte. Nel settembre del 2019 è diventato ministro dello stesso dicastero nel secondo governo Conte. Il settimanale tedesco “Stern” lo ha definito “un esempio” per tutti i ministri dell’Istruzione del mondo, per aver adottato lo sviluppo sostenibile e i cambiamenti climatici come materia di studio obbligatoria.
In polemica con il governo per il sottofinanziamento della scuola e della ricerca, ha rassegnato le dimissioni alla fine del 2019, ma non ha smesso di lottare per questa causa. Durante la fase acuta della pandemia di coronavirus, si è fatto portavoce di proposte innovative sulla diffusione dello smart working, la tutela delle famiglie più svantaggiate e la transizione ecologica dell’economia.