Ernesto Rossi
Politico e intellettuale di indole polemica e intransigente, «democratico ribelle», si è sempre impegnato nel combattere gli interessi corporativi e clientelari dei «padroni del vapore», dei grandi assetti monopolistici. Tra i fondatori di «Giustizia e Libertà», viene arrestato nel 1930 e condannato a vent’anni di carcere. Nel 1941, con Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni, redige il Manifesto di Ventotene, primo tentativo di elaborazione programmatica di una concezione federalista europea. Membro del Partito d’Azione, nel 1956 è tra i fondatori del Partito radicale. È stato collaboratore del settimanale «Il Mondo» (1949-1966).
Tra i suoi molti libri: Abolire la miseria (1946), Settimo: non rubare (1952), Non mollare (1955), Aria fritta (1956), Il Sillabo (1957), Padroni del vapore e fascismo (1966), Pagine anticlericali (1966).