Betty MacDonald
Betty MacDonald (1908–1958) nacque in una famiglia composta da persone di ottimo carattere e piene di risorse. Betty si sposò per la prima volta a vent’anni e subito dopo la luna di miele si trasferì con il marito in un allevamento di galline nella Chimacum Valley, luogo desolato, bollente d’estate e gelido d’inverno. Dopo quattro anni e due figli, Betty tornò con i bambini a casa, a Seattle, dove – correva l’anno 1931 – tentò di trovare un lavoro per mantenersi. Impresa non facile, visto che erano gli anni della Grande Depressione, ma aiutata dalla sorella e dopo aver provato quasi tutto, trovò un lavoro soddisfacente. Purtroppo nel 1937 si ammalò di tubercolosi e venne ricoverata per nove mesi al Firlands Sanatorium vicino a Seattle, affidando le figlie alla madre. Nel 1942 si risposò con Donald C. MacDonald e i due si trasferirono nell’isola di Vashon, vicino a Seattle, dove l’autrice scrisse tutti i suoi libri. Nel 1945 venne pubblicato L’uovo e io, memoir spassosissimo sulla sua esperienza come allevatrice di galline: divenne un best seller e ne fu tratto anche un film. Nel 1946 pubblicò La peste e io, nel 1950 Tutti possono fare tutto, sui suoi tentativi di trovare un lavoro al ritorno dalla Chimacum Valley, e nel 1955 Cipolle nello stufato, sulla sua vita a Vashon Island durante la guerra.