
Fermate il capitano Ultimo!
Il racconto dell'uomo che ha arrestato Totò Riina e ha fatto tremare i palazzi del potere fino a quando il potere si è vendicato
Pino Corrias
Colonnello Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo:
“Ho un solo talento: organizzare la lotta e scegliere gli uomini.
I miei sono stati il miglior gruppo investigativo.”
“Se arresti zingari e tossici va bene,
di più no perché diventi un pericolo per le lobby e cominciano i guai.”
“L’idea base è che il nostro non è un lavoro,
non ha niente a che fare con i tempi e i ritmi del lavoro.
Il nostro è un combattimento che comincia un giorno all’alba e non sai quando avrai finito.”
“Dopo le inchieste sulla Lega, su Finmeccanica e sulla Cpl Concordia, l’ordine era di fermarmi. L’hanno fatto.”
“C’è un sacco di gente che fa il carabiniere per avere un po’ di potere.
Io l’ho fatto per la ragione opposta, restituirlo alla gente,
seguendo un solo principio, quello che la legge è uguale per tutti”.
È la biografia in prima persona singolare di Ultimo, il colonnello Sergio De Caprio, l’uomo che ha arrestato Totò Riina. È il racconto collettivo dei suoi uomini – Vichingo, Arciere, Omar, Petalo, Pirata, Alchimista –, i suoi cento investigatori invisibili che hanno indagato su mafia, ’ndrangheta, camorra, corruzione a Milano, a Palermo, a Napoli, ma anche nei palazzi del potere, da Finmeccanica allo Ior, la banca vaticana, passando per la Lega. È l’avventura di un carabiniere condannato a morte da Provenzano e Bagarella, che ancora oggi vive clandestino. E che negli anni ha subito i sospetti e i teoremi confluiti nel processo Trattativa Stato-mafia. Un processo che Ultimo considera un clamoroso fraintendimento della verità, che finisce per attribuire – agli occhi della pubblica opinione – la responsabilità delle stragi allo Stato anziché “ai macellai della mafia”. È un giallo politico. Il racconto di un assedio e di una rappresaglia del potere che ha usato le inchieste Cpl Concordia e Consip per concentrare contro di lui il fuoco della disinformazione.
Protagonisti: politici di destra e di sinistra, Matteo Renzi, uomini del Csm, i vertici della Difesa e dei carabinieri. Una trappola che è riuscita a imprigionarlo in un incarico senza ruolo e senza scopo, senza uomini e senza scorta, nell’ultimo ufficio in fondo a un corridoio della Forestale. Da dove è pronto a ricominciare.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
240 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Pino Corrias
Tra i suoi reportage ricordiamo: Nostra incantevole Italia (Chiarelettere 2018) e Vicini da morire (Mondadori 2007). Dal suo romanzo Dormiremo da vecchi (Chiarelettere 2015) è stato tratto il film Dolceroma (2019) di Fabio Resinaro. Ha scritto inoltre: Le banane della Repubblica (Paper First 2021), i racconti Disordini sentimentali (Mondadori 2016), Vita agra di un anarchico (Feltrinelli 2022) e, con Curzio Maltese e Massimo Gramellini, Colpo grosso, sull’ascesa di Berlusconi (Baldini&Castoldi 1995). È autore delle inchieste televisive: Le tre vite di Donato Bilancia (Raidue 2022), Catturate Riina! (Raiuno 2018) e Mani pulite (Raidue 1997). Per Raifiction ha prodotto La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana e Coliandro dei Manetti Bros. È stato inviato speciale de “La Stampa”. Collabora con “il Fatto Quotidiano” e “Vanity Fair”.