
«Quello di Gente in Aspromonte è un mondo arcaico... un mondo chiuso, primitivo, elementare, dove i rapporti sociali erano duri, anzi spietati e le ingiustizie profonde. Ma esso possedeva anche i suoi valori, una sua bellezza, le sue segrete dolcezze... Perciò se su di esso non c’è da piangere, dice Alvaro, bisogna tuttavia custodirne generosamente la memoria. Ed è perciò, anche, che quello descritto in Gente in Aspromonte è un mondo severamente giudicato, ma in pari tempo amorosamente rivissuto, in un perpetuo ondeggiamento dei sentimenti, in un continuo oscillare tra il moralismo e il lirismo e in un altrettanto continuo contrastare tra l’uomo moderno e l’antico che convivevano in Alvaro». (Dall’introduzione di Mario Pomilio)
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
181 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Corrado Alvaro
Corrado Alvaro (1895-1956) è autore di numerose opere, tra cui ricordiamo i racconti L’amata alla finestra (1929) e Incontri d’amore (1940), i romanzi Vent’anni (1930), L’uomo forte (1938), L’età breve (1946), i saggi Itinerario italiano (1933), Il nostro tempo e la speranza (1952), il diario Quasi una vita (1952), il dramma Lunga notte di Medea (1949). La raccolta di racconti Gente in Aspromonte (1930), che inaugura la fase più matura di Alvaro, gli valse il primo importante premio letterario italiano, bandito da «La Stampa» nel 1931.