La storia di un’incredibile congiura
nel racconto della giornalista
che ha pubblicato i principali scoop
dai documenti segreti di WikiLeaks
e con le sue inchieste sul caso sta
contribuendo in maniera decisiva
alla battaglia per salvare Julian Assange
e i suoi giornalisti
“Questo è un libro che dovrebbe farvi arrabbiare moltissimo.
Se crediamo di vivere in una democrazia,
dovremmo leggere questo libro.
Se ci sta a cuore la verità e una politica onesta,
dovremmo leggere questo libro.”
Dalla prefazione di Ken Loach
“Il potere segreto è veramente un libro straordinario,
risultato di anni di lavoro su una vicenda che tutti
hanno abbandonato ma che invece
ha molto da raccontarci: il caso Julian Assange.”
Riccardo Iacona, giornalista e conduttore di Presadiretta
Nella cella di una delle più famigerate prigioni di massima sicurezza del Regno Unito, un uomo lotta contro alcune delle più potenti istituzioni della Terra che da oltre un decennio lo vogliono distruggere. Non è un criminale, è un giornalista. Si chiama Julian Assange e ha fondato WikiLeaks, un’organizzazione che ha profondamente cambiato il modo di fare informazione nel XXI secolo, sfruttando le risorse della rete e violando in maniera sistematica il segreto di Stato quando questo viene usato non per proteggere la sicurezza e l’incolumità dei cittadini ma per nascondere crimini e garantire l’impunità ai potenti. Non poteva farla franca, doveva essere punito e soprattutto andava fermato. Infatti da oltre dieci anni vive prigioniero, prima ai domiciliari, poi nella stanza di un’ambasciata, infine in galera. È possibile che a un certo punto venga liberato, oppure rimarrà in prigione in attesa di una sentenza di estradizione negli Stati Uniti e poi finirà sepolto per sempre in un carcere americano. Con lui rischiano tutti i giornalisti della sua organizzazione. L’obiettivo è distruggerli e farlo in modo plateale.
Stefania Maurizi è l’unica giornalista che ha lavorato fin dall’inizio, per il suo giornale, su tutti i documenti segreti di WikiLeaks, a stretto contatto con Julian Assange, incontrandolo molte volte. Ha contribuito in maniera decisiva alla ricerca della verità, citando in giudizio quattro governi – gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Svezia e l’Australia – per accedere ai documenti del caso. Gli abusi e le irregolarità emersi da questo lavoro d’inchiesta sono entrati nella battaglia legale tuttora in corso per la liberazione del fondatore di WikiLeaks.
In queste pagine ripercorre tutta la vicenda, con documenti inediti, una narrazione incalzante e sempre puntuale. La storia di una vendetta silenziosa ma feroce. Un libro cruciale su un caso decisivo del nostro tempo.
nel racconto della giornalista
che ha pubblicato i principali scoop
dai documenti segreti di WikiLeaks
e con le sue inchieste sul caso sta
contribuendo in maniera decisiva
alla battaglia per salvare Julian Assange
e i suoi giornalisti
“Questo è un libro che dovrebbe farvi arrabbiare moltissimo.
Se crediamo di vivere in una democrazia,
dovremmo leggere questo libro.
Se ci sta a cuore la verità e una politica onesta,
dovremmo leggere questo libro.”
Dalla prefazione di Ken Loach
“Il potere segreto è veramente un libro straordinario,
risultato di anni di lavoro su una vicenda che tutti
hanno abbandonato ma che invece
ha molto da raccontarci: il caso Julian Assange.”
Riccardo Iacona, giornalista e conduttore di Presadiretta
Nella cella di una delle più famigerate prigioni di massima sicurezza del Regno Unito, un uomo lotta contro alcune delle più potenti istituzioni della Terra che da oltre un decennio lo vogliono distruggere. Non è un criminale, è un giornalista. Si chiama Julian Assange e ha fondato WikiLeaks, un’organizzazione che ha profondamente cambiato il modo di fare informazione nel XXI secolo, sfruttando le risorse della rete e violando in maniera sistematica il segreto di Stato quando questo viene usato non per proteggere la sicurezza e l’incolumità dei cittadini ma per nascondere crimini e garantire l’impunità ai potenti. Non poteva farla franca, doveva essere punito e soprattutto andava fermato. Infatti da oltre dieci anni vive prigioniero, prima ai domiciliari, poi nella stanza di un’ambasciata, infine in galera. È possibile che a un certo punto venga liberato, oppure rimarrà in prigione in attesa di una sentenza di estradizione negli Stati Uniti e poi finirà sepolto per sempre in un carcere americano. Con lui rischiano tutti i giornalisti della sua organizzazione. L’obiettivo è distruggerli e farlo in modo plateale.
Stefania Maurizi è l’unica giornalista che ha lavorato fin dall’inizio, per il suo giornale, su tutti i documenti segreti di WikiLeaks, a stretto contatto con Julian Assange, incontrandolo molte volte. Ha contribuito in maniera decisiva alla ricerca della verità, citando in giudizio quattro governi – gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Svezia e l’Australia – per accedere ai documenti del caso. Gli abusi e le irregolarità emersi da questo lavoro d’inchiesta sono entrati nella battaglia legale tuttora in corso per la liberazione del fondatore di WikiLeaks.
In queste pagine ripercorre tutta la vicenda, con documenti inediti, una narrazione incalzante e sempre puntuale. La storia di una vendetta silenziosa ma feroce. Un libro cruciale su un caso decisivo del nostro tempo.
Dettagli libro
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Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
400 -
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Stefania Maurizi
Stefania Maurizi è una giornalista d’inchiesta che scrive per “il Fatto Quotidiano”, dopo aver lavorato quattordici anni per “L’Espresso” e “la Repubblica”. Tra i giornalisti internazionali è l’unica ad aver indagato su tutti i documenti segreti di WikiLeaks. Ha pubblicato con Glenn Greenwald i file di Edward Snowden sull’Italia e ha rivelato l’accordo confidenziale tra il governo degli Stati Uniti e la famiglia di Giovanni Lo Porto, il cooperante italiano ucciso in Pakistan da un drone americano. Ha vinto vari premi giornalistici, tra cui la Colomba d’Oro dell’Archivio Disarmo.