«L’umanità può sperare in una soluzione dei suoi problemi soltanto volgendo la propria attenzione e le proprie energie alla scoperta del bambino.»
Maria Montessori
La scoperta del bambino è la sintesi e il coronamento degli scritti in cui Maria Montessori ha delineato il suo metodo pedagogico, basato sul lavoro creativo cui è chiamato l’insegnante. Il volume segue lo sviluppo psicologico del bambino da quando, dopo il segreto travaglio dell’apprendimento del linguaggio, si volge al mondo che lo circonda, fino agli anni dell’insegnamento elementare. Sottolineando l’incessante interazione tra le percezioni del bambino, i suoi atti e la mente che acquisisce, illustra il materiale montessoriano e il suo uso negli esercizi pratici e sensoriali. Centrali sono anche il tema della formazione dell’insegnante e la polemica contro i pregiudizi che pesano sullo sviluppo della mente infantile: un processo importantissimo e affascinante che per millenni era passato inosservato.
Maria Montessori
La scoperta del bambino è la sintesi e il coronamento degli scritti in cui Maria Montessori ha delineato il suo metodo pedagogico, basato sul lavoro creativo cui è chiamato l’insegnante. Il volume segue lo sviluppo psicologico del bambino da quando, dopo il segreto travaglio dell’apprendimento del linguaggio, si volge al mondo che lo circonda, fino agli anni dell’insegnamento elementare. Sottolineando l’incessante interazione tra le percezioni del bambino, i suoi atti e la mente che acquisisce, illustra il materiale montessoriano e il suo uso negli esercizi pratici e sensoriali. Centrali sono anche il tema della formazione dell’insegnante e la polemica contro i pregiudizi che pesano sullo sviluppo della mente infantile: un processo importantissimo e affascinante che per millenni era passato inosservato.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
399 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Maria Montessori
Maria Montessori (Chiaravalle, Ancona, 1870-Noordwijk, L’Aia, 1952) fu tra le primissime donne italiane a laurearsi in medicina, dedicandosi fin da subito allo studio dell’educazione dei bambini. Dopo il notevole successo ottenuto dai suoi metodi, nel 1906 fu chiamata a curare l’organizzazione di scuole materne per i figli di famiglie operaie di alcuni quartieri popolari romani; nacquero così le prime «case dei bambini», presto conosciute e imitate in tutto il mondo. L’avversione al fascismo la spinse, nel 1936, ad abbandonare l’Italia e a ritirarsi in Olanda, dove rimase fino alla morte. Le sue opere, ora, sono diventati classici del pensiero pedagogico.