Quando si ha una vivida esperienza interiore, si è sempre tentati di trascriverla, di darle forma ed espressione. È a Così parlò Zarathustra di Nietzsche che Jung si riferisce apertamente, ma solo i lettori di oggi possono cogliere l'allusione a se stesso e a quel suo formidabile testo, miniato come un codice medievale e tenuto nascosto per decenni, che ha visto trionfalmente la luce nel 2010: il Libro rosso. Il parallelismo cifrato tra le due opere e i loro autori trabocca da ogni pagina del seminario di Jung su Nietzsche e rende ancora più magnetiche le soste sulle parole del filosofo che, mentre le scriveva, si stava avviando alla pazzia. In entrambi, lo Zarathustra e il Libro rosso, avviene infatti qualcosa che non si registrerà più con altrettanta dirompenza, ossia la rivelazione dell'inconscio.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
488 -
A cura di
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Carl Gustav Jung
Carl Gustav Jung (1875-1961) iniziò la sua attività nel 1900 nel famoso ospedale «Burghölzli» di Zurigo, sotto la guida di Eugen Bleuler, uno dei grandi maestri della psichiatria dinamica. Durante questi «anni di apprendistato» mise a fuoco la sua nozione di realtà psichica (teoria dei complessi autonomi) ed elaborò alcuni strumenti per la comprensione dei disturbi mentali (test di associazione verbale). Nel 1907 entrò in contatto con Freud, con cui stabilì uno stretto rapporto umano e scientifico, assumendo una posizione di primo piano nel movimento psicoanalitico, ma nel 1912 la pubblicazione di Trasformazioni e simboli della libido segnò la rottura del loro sodalizio e il distacco di Jung dalla psicoanalisi. Ne seguì un lungo periodo di «malattia creativa», caratterizzato da un serrato corpo a corpo con l’inconscio e le sue immagini archetipiche, di cui dà testimonianza Il Libro rosso. Esperienza decisiva da cui si cristallizzarono, negli anni della maturità, il sistema della psicologia analitica (dottrina dell’inconscio collettivo e degli archetipi, tipologia psicologica, energetica psichica e processo di individuazione, principio di sincronicità) e un’eccezionale messe di indagini storico-religiose, soprattutto nei campi dell’alchimia, dell’astrologia e del pensiero orientale. Le Opere di Jung sono pubblicate da Bollati Boringhieri a cura di Luigi Aurigemma (24 voll., 1965-2007).