Quali sono gli uomini che vorrebbe incontrare una ragazza, una donna? Quali sono quelli che poi incontra realmente? Come sono fatti, cosa nascondono, cosa vogliono, cosa pensano, cosa chiedono, cosa ottengono? In queste pagine, Isabella Bossi Fedrigotti stila un acuto catalogo in punta di penna in cui traccia dieci ritratti degli uomini che ha incrociato, conosciuto, immaginato, sognato, sfuggito, detestato, educato, amato, rimpianto, inventato, e comunque mai dimenticato.
Si dice sempre che gli uomini siano molto meno complicati delle donne e loro stessi si affannano a confermare questa teoria, ma forse non sono così credibili; l’autrice del resto ha dei dubbi in proposito: «Al confronto – ricorda – scrivere Il catalogo delle amiche è stata una passeggiata, mentre per questo catalogo degli amici ho spesso avuto la sensazione di trovarmi in un terreno aspro e ombroso, difficile da esplorare».
Tutti i miei uomini è un libro che parla alle esperienze personali – presenti, passate e future – di ciascuna donna, in cui l’autrice prova a raccontare e dipanare il fittissimo mistero maschile, passando in rassegna un «campionario» di snob glaciali e schifiltosi, cinici seduttori seriali, rivoluzionari esaltati, campioni di egoismo, inguaribili narcisi, eterni figli in cerca di qualcuno che li accudisca.
Il tutto, naturalmente, nella fiduciosa e inossidabile speranza nell’esistenza di quegli uomini responsabili, teneri, protettivi e felicemente adulti che sarebbe una vera fortuna incontrare.
Si dice sempre che gli uomini siano molto meno complicati delle donne e loro stessi si affannano a confermare questa teoria, ma forse non sono così credibili; l’autrice del resto ha dei dubbi in proposito: «Al confronto – ricorda – scrivere Il catalogo delle amiche è stata una passeggiata, mentre per questo catalogo degli amici ho spesso avuto la sensazione di trovarmi in un terreno aspro e ombroso, difficile da esplorare».
Tutti i miei uomini è un libro che parla alle esperienze personali – presenti, passate e future – di ciascuna donna, in cui l’autrice prova a raccontare e dipanare il fittissimo mistero maschile, passando in rassegna un «campionario» di snob glaciali e schifiltosi, cinici seduttori seriali, rivoluzionari esaltati, campioni di egoismo, inguaribili narcisi, eterni figli in cerca di qualcuno che li accudisca.
Il tutto, naturalmente, nella fiduciosa e inossidabile speranza nell’esistenza di quegli uomini responsabili, teneri, protettivi e felicemente adulti che sarebbe una vera fortuna incontrare.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
160 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Isabella Bossi Fedrigotti
isabella bossi fedrigotti, nata a Rovereto da madre austriaca, è giornalista al Corriere della Sera. Ha esordito nella narrativa nel 1980 con Amore mio, uccidi Garibaldi (Longanesi; TEA 1991). Con il secondo romanzo, Casa di guerra (Longanesi, 1983), è stata finalista al Premio Strega e al Campiello. Il successo al Premio Campiello è arrivato nel 1991 con il terzo romanzo, il bestseller Di buona famiglia (Longanesi; TEA 1993). Del 1996 è Magazzino vita (Longanesi; TEA 1998), a cui hanno fatto seguito Il catalogo delle amiche (Rizzoli, 1998), Cari saluti (Rizzoli, 2001), La valigia del signor Budischowsky (Rizzoli, 2003), Il primo figlio (Rizzoli, 2008) e, nel 2010, Se la casa è vuota, pubblicato da Longanesi.