

Medici per natura
Come gli animali curano se stessi
«Jaap de Roode racconta come molti animali cercano sostanze per alleviare le malattie o combattere i parassiti che compromettono la loro salute... Potrebbero persino insegnarci qualcosa sulla medicina.»
Sam Kean, «Wall Street Journal»
«Dagli scimpanzé che curano i parassiti con piante amare alle farfalle monarca che proteggono la loro prole con l'asclepiade tossica, Medici per Natura svela come gli animali usino istintivamente la farmacia della natura per curare se stessi e le loro comunità. Jaap de Roode intreccia ricerche d'avanguardia, storie coinvolgenti e il suo stesso percorso scientifico per mostrare come i comportamenti farmacologici degli animali possano ispirare nuovi approcci alla medicina umana e veterinaria. Questo libro illuminante cambierà per sempre il modo in cui si percepisce l'intelligenza e l’ingegno dei nostri simili, offrendo al contempo la speranza di nuove scoperte che potrebbero rivoluzionare l’assistenza sanitaria per tutte le specie.»
Neil Shubin, autore di "Costruire la vita" e "Il pesce che è in noi"
Se si vuole trovare una caratteristica che rende gli umani degli esseri unici nel panorama naturale, la farmacologia potrebbe sembrare una delle opzioni migliori. Solo noi – qualcuno pensa – siamo tanto evoluti da usare medicine per curarci.
Peccato che non sia così, e lo sappiamo da tempo immemore, benché noi occidentali tendiamo a dimenticarlo. Le culture cosiddette «primitive» da sempre osservano con attenzione il comportamento degli animali, scoprendo in che modo si curano per poi imitarli. Pensiamo alle «medicine degli orsi» dei nativi americani: bacche, radici, cortecce usate dagli orsi e usate tradizionalmente dagli sciamani per un’ampia gamma di patologie.
Da qualche anno gli esempi di automedicazione degli animali si sono moltiplicati nella letteratura scientifica. Ci sono scimpanzé che usano un’erba amara quando sono infestati da parassiti intestinali e che addirittura operano una specie di quarantena autoimposta per evitare di contagiare il resto del gruppo, mostrando nozioni fondate di epidemiologia. L’analisi dell’erba usata dagli scimpanzé ha rivelato in laboratorio principi attivi sconosciuti, efficaci contro i vermi intestinali. In maniera non differente dagli sciamani, possiamo ancora imparare molte cose dagli animali osservando i loro comportamenti.
Gli esempi sono sempre più abbondanti e non riguardano solo i mammiferi, bensì anche pesci, uccelli e persino insetti. Jaap de Roode, esperto in medicina animale, ha condotto esperimenti sulle farfalle monarca, dimostrando che le femmine depongono uova su piante specifiche a seconda della malattia di cui soffrono, per salvaguardare la loro prole, che non conosceranno mai.
Medici per natura è un viaggio affascinante nel mondo dell’automedicazione animale, un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensasse fino a poco tempo fa. Abbiamo a lungo sottostimato il potenziale curativo della natura: è tempo di cambiare idea.
Sam Kean, «Wall Street Journal»
«Dagli scimpanzé che curano i parassiti con piante amare alle farfalle monarca che proteggono la loro prole con l'asclepiade tossica, Medici per Natura svela come gli animali usino istintivamente la farmacia della natura per curare se stessi e le loro comunità. Jaap de Roode intreccia ricerche d'avanguardia, storie coinvolgenti e il suo stesso percorso scientifico per mostrare come i comportamenti farmacologici degli animali possano ispirare nuovi approcci alla medicina umana e veterinaria. Questo libro illuminante cambierà per sempre il modo in cui si percepisce l'intelligenza e l’ingegno dei nostri simili, offrendo al contempo la speranza di nuove scoperte che potrebbero rivoluzionare l’assistenza sanitaria per tutte le specie.»
Neil Shubin, autore di "Costruire la vita" e "Il pesce che è in noi"
Se si vuole trovare una caratteristica che rende gli umani degli esseri unici nel panorama naturale, la farmacologia potrebbe sembrare una delle opzioni migliori. Solo noi – qualcuno pensa – siamo tanto evoluti da usare medicine per curarci.
Peccato che non sia così, e lo sappiamo da tempo immemore, benché noi occidentali tendiamo a dimenticarlo. Le culture cosiddette «primitive» da sempre osservano con attenzione il comportamento degli animali, scoprendo in che modo si curano per poi imitarli. Pensiamo alle «medicine degli orsi» dei nativi americani: bacche, radici, cortecce usate dagli orsi e usate tradizionalmente dagli sciamani per un’ampia gamma di patologie.
Da qualche anno gli esempi di automedicazione degli animali si sono moltiplicati nella letteratura scientifica. Ci sono scimpanzé che usano un’erba amara quando sono infestati da parassiti intestinali e che addirittura operano una specie di quarantena autoimposta per evitare di contagiare il resto del gruppo, mostrando nozioni fondate di epidemiologia. L’analisi dell’erba usata dagli scimpanzé ha rivelato in laboratorio principi attivi sconosciuti, efficaci contro i vermi intestinali. In maniera non differente dagli sciamani, possiamo ancora imparare molte cose dagli animali osservando i loro comportamenti.
Gli esempi sono sempre più abbondanti e non riguardano solo i mammiferi, bensì anche pesci, uccelli e persino insetti. Jaap de Roode, esperto in medicina animale, ha condotto esperimenti sulle farfalle monarca, dimostrando che le femmine depongono uova su piante specifiche a seconda della malattia di cui soffrono, per salvaguardare la loro prole, che non conosceranno mai.
Medici per natura è un viaggio affascinante nel mondo dell’automedicazione animale, un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensasse fino a poco tempo fa. Abbiamo a lungo sottostimato il potenziale curativo della natura: è tempo di cambiare idea.
Book details
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
English -
Publication date
-
Page count
260