Il dilemma dei dinosauri Fisiologia, ideologia e paleontologia
Il dilemma dei dinosauri Fisiologia, ideologia e paleontologia

Il dilemma dei dinosauri

Fisiologia, ideologia e paleontologia

Le prime ricostruzioni dei dinosauri mostravano enormi rettili mollemente adagiati in acquitrini, indolenti e poco reattivi, in virtù del loro presunto «sangue freddo». I carnivori, come Tyrannosaurus, venivano disegnati poggiati sulla coda, come strani coccodrilli verticali.
L’immagine è cambiata attorno agli anni settanta-ottanta con il cosiddetto «Rinascimento dei dinosauri», capitanato da un giovane paleontologo americano di nome Robert Bakker. Secondo lui, i dinosauri, come gli uccelli e i mammiferi, erano in realtà endotermi, «a sangue caldo». Tyrannosaurus divenne così una specie scattante e mortale, e i molli brontosauri assunsero pose molto più dinamiche. Il successo evolutivo di questi animali venne interpretato alla luce di questa nuova concezione; improvvisamente i dinosauri divennero «superiori», e pertanto vincenti, rispetto agli altri rettili. La teoria fu ripresa e resa popolare da Michael Crichton nel libro (1990) e poi nel film (1993) Jurassic Park, il cui protagonista somiglia anche fisicamente a Bakker.
Seguendo la popolarità mediatica della nuova interpretazione, in campo paleontologico si affermò rapidamente la fazione del «Rinascimento». È un caso da manuale di eterodossia che diventa nuova ortodossia.Per due decenni le opinioni critiche nei confronti della teoria di Bakker hanno ricevuto scarsa visibilità nella letteratura popolare, per quanto solide fossero le contro-argomentazioni. Oggi, a livello popolare l’immagine dei dinosauri è ancora quella di Jurassic Park, ma a livello accademico le cose sono cambiate. L’universo di Jurassic Park, per quanto accattivante, non è più scientificamente sostenibile.
Il dilemma dei dinosauri non è solo il resoconto di una disputa scientifica. Con lucidità e spirito critico, Andrea Cau conduce una riflessione sul conformismo nei metodi e negli approcci impiegati dagli scienziati. Smontando concetti antropomorfici e perfino razzisti, ridimensiona ambizioni e pregiudizi di un’intera generazione di paleontologi, perché «la verità è che nessuno ha mai visto un dinosauro vivo, né mai lo vedrà».

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Sull'autore

Andrea Cau

Andrea Cau, paleontologo dei vertebrati, si è laureato a Parma e ha conseguito il dottorato di ricerca a Bologna. Collabora con diversi musei e università, italiane e straniere, lavorando particolarmente allo studio dei rettili fossili, alla loro tassonomia e alla descrizione di nuove specie provenienti da diversi giacimenti fossiliferi. Al suo attivo ha oltre 100 articoli specialistici, usciti sulle principali riviste scientifiche, tra cui «Nature» e «Science». Cura il blog «Theropoda» ed è revisore per numerose riviste di paleontologia. Negli scorsi anni ha pubblicato il progetto in cinque volumi La rivoluzione piumata. I nuovi dinosauri e l’origine degli uccelli (2019-2023) e il libro Ricostruire i dinosauri. La scienza che dà un volto ai fossili (2024).

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