Anteprima Scarica anteprima

Rivolgendosi non solo a dotti e religiosi, ma anche al pubblico più vasto degli uomini assetati di sapere e impegnati civilmente, fra il 1304 e il 1307 Dante scrive in volgare un’opera di alta divulgazione dottrinaria, il Convivio. Scopo dichiarato di questa raccolta di trattati rimasta incompiuta è quello di rendere partecipi alla “beata mensa” della cultura e della scienza antica e contemporanea anche coloro che fino ad allora ne erano stati esclusi. Il testo affronta argomenti “alti”, solitamente trattati in latino: l’esaltazione della scienza e della filosofia come via alla realizzazione dell’uomo e della sua felicità, la nobiltà come conquista intellettuale e morale del singolo individuo. La materia del libro appartiene alla cultura del tempo, alla filosofia scolastica, ma Dante la rende viva attraverso il suo entusiasmo morale e la sua passione intellettuale affidandola profeticamente a quella lingua volgare, qui elogiata come nuovo mezzo espressivo, che negli stessi anni sarebbe diventata materia di studio analitico nel trattato De vulgari eloquentia.

Dettagli libro

Sull'autore

Dante Alighieri

Dante Alighieri (Firenze 1265 - Ravenna 1321) è il maggiore poeta italiano. Guelfo, discepolo di Brunetto Latini, fu poeta, politico e teorico della lingua. Fra le sue opere, scritte in volgare e in latino, ricordiamo la Vita Nuova, il Convivio, il De Vulgari Eloquentia e la Monarchia. Il suo capolavoro è la Divina Commedia.

Ti potrebbe interessare