
Opere tra le più lette e apprezzate dal medioevo ai giorni nostri, La vecchiaia e L’amicizia affrontano, nella tradizione dei dialoghi filosofici, temi che la natura stessa dell’esistenza rende autenticamente immortali. Non una consolatio sulla vecchiaia, la prima, ma il tentativo di alleviare il peso dell’età mostrando come la compiutezza della vita sia in realtà una grande conquista quando dietro di sé si lasciano opere da ricordare, azioni degne, un vissuto di cui si può andare fieri. Esortazione a riconoscere l’insostituibilità dell’amicizia, la seconda, perché essa è «un’intesa sul divino e sull’umano congiunta a un profondo affetto» che nasce per natura e non per calcolo, e perché essa è, dopo la sapienza, il bene più grande concesso all’uomo.
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Sì-
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Italiano Lingua originale
LatinoNumero di pagine
327Argomento
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Sull'autore
Marco Tullio Cicerone
nacque ad Arpino nel 106 a.C. da una ricca famiglia di cavalieri. Venuto a Roma per completare gli studi, ebbe come padrini del suo battesimo culturale Muzio Scevola l’Augure e Crasso, che lo avviarono alla conoscenza del diritto e alla pratica del Foro. Divenne presto un personaggio pubblico molto popolare e raggiunse la carica di console. Ma nel 50 si alleò con Pompeo contro Cesare e, quando Cesare morì, fu giustiziato dai sicari di Antonio presso la sua villa di Formia, il 7 dicembre del 43. Scrisse di tutto: orazioni (le Catilinarie, le Verrine, le Filippiche), opere retoriche (fra cui l’Orator e il De oratore), politiche (De Republica, De legibus), filosofiche (De officiis, De finibus bonorum et malorum) e anche poesie.